Pubblicato il nuovo rapporto Ispra dell'anno 2022. Il progetto di raccolta differenziata stenta a decollare, soprattutto nelle grandi città. Qual tra queste segue con più attenzione la raccolta differenziata dei rifiuti?
Nei giorni scorsi è uscito il nuovo rapporto Ispra che mette in evidenza la situazione della raccolta differenziata nelle diverse città italiane. Quali sono le città che pongono maggiore attenzione nella raccolta differenziata? I risultati variano molto di città in città, ed è esattamente questo il problema sul quale il Rapporto Ispra fa il punto della situazione.
L’andamento della produzione dei rifiuti urbani nei 16 comuni con popolazione residente al di sopra dei 200 mila abitanti mostra un incremento, tra il 2020 e il 2021, del 2,8%, legato agli effetti della post-pandemia. La ripresa del pendolarismo e dei flussi turistici hanno avuto un ruolo particolarmente significativo nell’aumento del dato di produzione, che risulta più elevato rispetto al valore registrato su scala nazionale (+2,3%).
Catania e Palermo mostrano incrementi pari, rispettivamente, al 5,8% e al 5,1%, seguite da Genova, Roma e Napoli, rispettivamente, con aumenti del 4,1%, del 4% e del 3,6%. Milano e Prato fanno entrambe rilevare un incremento del 3,4%. Solo Trieste, Bari e Bologna fanno registrare cali, rispettivamente del 5%, 3,8% e 2%. Verona rimane con una produzione sostanzialmente stabile (-0,9%).
Ogni cittadino italiano ha prodotto circa 502 chilogrammi di rifiuti nel 2021. (Leggi anche: Sai quanti rifiuti hai prodotto solo lo scorso anno? Molti di più di quelli che immagini )
Per quanto riguarda la situazione della raccolta differenziata il Rapporto indaga sui dati raccolti.
La percentuale di raccolta differenziata è del 64% dell’intera produzione nazionale, in crescita rispetto al 2020. Nel 2021 nove regioni raggiungono, in alcuni casi superano, il 65% fissato dalla normativa per il 2012.
Quali sono le città che riciclano di più?
Tra le città metropolitane, la percentuale più elevata di raccolta si rileva a Cagliari con il 74,4%, in crescita rispetto al 73,7% del 2020; Venezia si colloca al 73,2% e al di sopra del 65% risultano Firenze, Milano e Bologna (rispettivamente 68,9%, 68,5% e 67%). Superiore al 60% è la percentuale di raccolta di Torino (61,3%), mentre Bari si attesta al 58,4%. La Città metropolitana di Roma Capitale raggiunge il 51,4%. Il valore più basso, si registra per Palermo (33,3%), che, in ogni caso, fa rilevare una crescita di 3,7 punti rispetto al 2020 (29,4%).
I comuni capoluogo con percentuali di raccolta differenziata più elevate sono Como (91,9%), Treviso (87,5%), Ferrara (87,3%), Pordenone (86,3%) e Belluno (85,6%). Tra le città di maggiori dimensioni (più di 200 mila abitanti) i maggiori livelli di raccolta si osservano per Prato, Venezia e Milano, con percentuali pari, rispettivamente, al 72,6%, 65,2% e 62,5%; seguono Padova, con il 61,3% e Bologna, 57,2%. Verona, Firenze e Torino raggiungono, rispettivamente, il 54,5%, 53,5% e 53,3%. Roma, in leggera crescita rispetto al 2020, si attesta al 45%, Trieste e Genova, rispettivamente, al 41,7% e al 39,9%, Bari e Napoli, infine, si collocano al 38,3% e 37,5%. Per quanto riguarda le città della Sicilia, si rileva per Messina un’ulteriore crescita dal 29,2% al
32,1%. Palermo e Catania fanno rilevare percentuali pari, rispettivamente, al 13,6% e 11,3%.
Riassumendo, quindi, ecco i maggiori livelli di raccolta che sono stati registrati:
- Prato 72,6%
- Venezia 65,2%
- Milano 62,5%
- Padova 61,3%
- Bologna, 57,2%
- Verona 54,5%
- Firenze 53,5%
- Torino 53,3%
- Roma, in leggera crescita rispetto al 2020, 45%
- Trieste 41,7%
- Genova 39,9%
- Bari 38,3%
- Napoli 37,5%
- Messina 32,1%
- Palermo 13,6%
- Catania 11,3%
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Fonte: Rapporto Ispra 2022
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