Questo sarà il più grande impianto del mondo per la cattura diretta di CO2 dall’oceano

Equatic-1, l'impianto di cattura diretta di CO2 dall'oceano più grande al mondo, segna un passo avanti significativo nella lotta al cambiamento climatico, promettendo di sequestrare 110.000 tonnellate di CO2 all'anno

Questa iniziativa si pone l’obiettivo di sequestrare 110.000 tonnellate di anidride carbonica all’anno, equivalente alle emissioni prodotte da circa 25.000 persone, e di intrappolarla nel calcare per oltre 10.000 anni. Si tratta di un’innovazione significativa nel campo della riduzione delle emissioni di CO2, con il potenziale di migliorare la capacità degli oceani di assorbire carbonio e contrastare il riscaldamento globale.

Realizzato con un investimento di 20 milioni di dollari e in collaborazione con l’agenzia nazionale dell’acqua di Singapore (PUB), Equatic-1 integra un desalinizzatore e sfrutta la tecnologia avanzata della startup americana Equatic. Questo progetto si configura come il primo esperimento su scala commerciale successivo ai positivi risultati ottenuti dai due impianti pilota, uno situato presso lo stesso sito e l’altro a Los Angeles dal aprile 2023.

Tecnologia avanzata per un futuro sostenibile

Lorenzo Corsini, consulente per Equatic, esprime ottimismo riguardo al futuro dell’impianto:

Questo impianto rappresenta un passo avanti cruciale per la rimozione della CO2 a livello globale a costi competitivi. Siamo vicini a realizzare un reattore elettrochimico replicabile ed economico, il fulcro della nostra tecnologia CDR, che ridurrà i costi di rimozione ben al di sotto dei 100 dollari per tonnellata prima del 2030.

Il processo all’avanguardia di Equatic-1 inizia con il pompaggio dell’acqua marina verso l’impianto di desalinizzazione, dove un’operazione di elettrolisi la suddivide in idrogeno e ossigeno. La CO2, una volta catturata, viene combinata con minerali naturalmente presenti nell’acqua di mare, quali calcio e magnesio, dando vita a calcare solido con CO2 al suo interno. Questa metodologia non solo emula la formazione naturale delle conchiglie ma contribuisce anche ad incrementare l’assorbimento di CO2 da parte degli oceani, migliorando la loro capacità di fungere da pozzi di carbonio e contrastare l’effetto serra.

Oltre al calcare, il processo produce circa 300 kg di idrogeno al giorno, utilizzabile sia per alimentare l’impianto di desalinizzazione sia per altre applicazioni industriali. Questo sottoprodotto apre nuove prospettive per un’utilizzo sostenibile delle risorse e per la riduzione dell’impatto ambientale.

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Fonte: Equatic

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