Questa compagnia fossile non riesce a sigillare i vecchi pozzi di petrolio nel Mare del Nord (si rischia il disastro ambientale)

Centinaia di pozzi di petrolio e di gas inutilizzati nel Mare del Nord devono essere riempiti con cemento e resi sicuri con urgenza, ma alcuni documenti mostrano che la società petrolifera e del gas del Mare del Nord Perenco non riesce a sigillarli

Si rischiano incendi e disastri ambientali, come una rovinosa fuoriuscita di petrolio, se non si riesce a chiudere i pozzi. È quanto emerge da alcuni documenti rilasciati al sito web su affari ambientali Source Material secondo cui il gruppo petrolifero anglo-francese Perenco avrebbe ripetutamente mancato le scadenze governative per smantellare i suoi pozzi petroliferi almeno nell’ultimo decennio.

La più grande compagnia di infrastrutture per il petrolio e il gas del Mare del Nord, insomma, ci sta mettendo in serio pericolo poiché sostanzialemnte, avvertono gli esperti, non riesce a tappare in tempo i suoi pozzi petroliferi obsoleti e non rispetta le scadenze di smantellamento.

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Già l’anno scorso, una fuoriuscita di petrolio proprio dalle attività della Perenco nel porto di Poole inquinò il sito del Dorset, riconosciuto a livello internazionale per la sua importanza ecologica. L’RSPB – organizzazione benefica inglese per la conservazione degli uccelli e della natura – segnalò la presenza di uccelli pieni d’olio nell’acqua del più grande porto naturale d’Europa, una delle aree più protette del Regno Unito.

Allora, la Perenco promise che non sarebbe mai più successo e si era impegnata a risarcire i danni causati.

Ad oggi, la compagnia petrolifera – attiva nel Mare del Nord,  ma anche in Africa Centrale, America Latina, e Tunisia, Turchia, Vietnam e Trinidad e Tobago – possiede 363 pozzi offshore solo nel Mare del Nord, dove i pozzi ancora da chiudere potrebbero rilasciare sostanze chimiche pericolose nell’acqua e nell’atmosfera, rischiando inquinamento e incendi.

I documenti mostrano 17 pozzi per i quali Perenco ha richiesto una proroga al termine di smantellamento oppure non l’ha rispettato. In due di questi casi, la scadenza è stata rispettata per oltre un decennio. Un pozzo Perenco, a nord del giacimento di Anglia, sarebbe stato chiuso nel 2011 ma non era stato ancora completamente disattivato nel luglio 2022.

Un altro, vicino al giacimento Indefatigable, avrebbe dovuto essere abbandonato entro il 2009 ma non era ancora stato completamente sigillato e smantellato quando la North Sea Transition Authority (NSTA), l’ente governativo che regola lo smantellamento dei pozzi, fissò una nuova scadenza 11 anni dopo. Per ora la cosa rimane incompiuta.

In una dichiarazione, Perenco avrebbe in realtà affermato di aver raggiunto un nuovo accordo con la NSTA per abbandonarli entro il 2025.

Staremo a vedere come va finire.

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