Sembrano proprio non volersi placare le polemiche intorno alla pubblicità del Forum Nazionale Italiano. Denunciato da più voci all'Autorità del garante per persuasione occulta, parafrasato e rivisto in tutte le salse da chi sostiene da sempre la pericolosità e i costi eccessivi della produzione di energia nucleare, lo spot dell'organizzazione capitanata da Chicco Testa continua ad essere al centro di critiche e sberleffi.
Sembrano proprio non volersi placare le polemiche intorno alla . Denunciato da più voci all’Autorità del garante per persuasione occulta, “parafrasato” e rivisto in tutte le salse da chi sostiene da sempre la pericolosità e i costi eccessivi della produzione di energia nucleare, lo spot dell’organizzazione capitanata da Chicco Testa continua ad essere al centro di critiche e sberleffi.
Proprio nei giorni scorsi ci eravamo cimentati nello scoprire le 8 parodie più carine realizzate contro questa pubblicità accusata di voler fare propaganda al nucleare. A queste si accompagna il video realizzato per il No al forum nucleare che mette a nudo in maniera sarcastica tutti i paradossi della pubblicità ufficiale:
Ma a scendere in campo per rivelare tutte le “bugie” della pubblicità arriva scende in campo anche Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia, che sul blog dell’Associazione spiega ancora una volta tutti i contro del nucleare e il perché si tratta di “una partita truccata”.
“Lo spot lanciato, con una spesa annunciata di tre milioni di euro, è un esempio di raffinata manipolazione dell’informazione – scrive Onufrio – propina falsità sotto un apparente tono “equidistante” con le posizioni pro e contro rappresentate su una scacchiera”.
Ad esempio?
La prima falsità riguarda la gestione e lo smaltimento delle scorie. “Nello scambio dei pro e contro – spiega Onufrio – una voce si dice preoccupata del futuro, l’altra ribatte che le scorie prodotte sono quanto «una pedina a testa». La replica è che se si sommano le teste non è poi così poco. La voce pro conclude il batti e ribatti affermando che però «si possono gestire in sicurezza».
Ma nessuno ci spiega come, soprattutto perché – come sottolinea il rappresentante di Greenpeace – in sessanta anni di sviluppo e progresso tecnologico, nessuno è mai riuscito a trovare una soluzione.
La seconda (doppia) falsità evidenziata da Onufrio riguarda la battuta dello spot in cui si afferma che tra cinquanta anni le energie rinnovabili potrebbero non bastare. Innanzi tutto, è bene sottolineare che già oggi l’uranio (fondamentale per produrre energia nucleare) è già molto poco e tra cinquanta anni sarà un bene quasi introvabile, perché fonte esauribile. Al contrario, secondo studi scientifici attendibili, le fonti rinnovabili sono inesauribili e sufficienti per fornire energia al mondo intero.
Almeno c’è un dato confortante! Secondo Onufrio – in base all’ultimo sondaggio effettuato sul nucleare, che risale allo scorso marzo – 55 italiani su 100 pensano che il nucleare non sia la soluzione migliore e che i pro siano superiori ai contro. E secondo gli ultimi dati, nonostante lo spot, l’opposizione cresce…
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