Questo Paese vuole costruire la sua prima centrale nucleare in un luogo paradisiaco (mettendo a rischio la biodiversità e l’ambiente)

Il Kenya vuole costruire la sua prima centrale sulla costa di Kilifi dove ci sono spiagge bianche, barriere coralline e foreste di mangrovie: cresce la preoccupazione tra i locali

Il piano del Kenya di costruire la sua prima centrale nucleare sulla costa di Kilifi ha generato un’ondata di disagio e rabbia tra i residenti e i gruppi ambientalisti. Kilifi, nota per le sue spiagge di sabbia bianca, barriere coralline e foreste di mangrovie, è una delle destinazioni turistiche più popolari del paese.

La proposta di costruire un impianto nucleare in questa zona idilliaca ha sollevato preoccupazioni significative per l’ambiente e il turismo. Phyllis Omido, un’ambientalista pluripremiata, guida le proteste contro la centrale nucleare.

L’Alleanza Antinucleare del Kenya, che Omido rappresenta, sostiene che l’impianto aumenterà il debito del paese e mette in guardia sui rischi per la salute e l’ambiente. Omido critica il processo di approvazione come affrettato e poco trasparente, sottolineando che gli incontri di partecipazione pubblica sono stati clandestini.

Il progetto dovrebbe entrare in funzione nel 2034

Una causa legale, intentata da avvocati per conto dei residenti di Kilifi, cerca di fermare il progetto fino a quando non saranno in atto leggi e garanzie adeguate. Il progetto, il cui inizio dei lavori è previsto per il 2027 e l’entrata in funzione per il 2034, è visto dai leader kenioti come un modo per aumentare la sicurezza energetica con una fonte di energia a basse emissioni di carbonio.

Justus Wabuyabo, CEO dell’Agenzia per l’Energia Nucleare e l’Energia (Nupea), afferma che, mentre le risorse di energia rinnovabile attuali sono sufficienti, il paese avrà bisogno di più energia di base per sostenere l’industrializzazione.

Nonostante le promesse del governo, le preoccupazioni rimangono. Peter Musila, uno scienziato marino, teme che l’inquinamento termico causato dall’impianto possa danneggiare la vita acquatica nella riserva marina nazionale di Watamu.

I lavoratori del turismo, i pescatori e gli apicoltori intorno alla foresta di Arabuko-Sokoke, una riserva della biosfera dell’UNESCO, hanno paura per il loro futuro. Justin Kenga, un tour operator, ha sottolineato che il turismo dipende dalla biodiversità locale e qualsiasi minaccia a questo equilibrio potrebbe devastare l’economia locale.

La costruzione della centrale nucleare a Kilifi potrebbe anche influenzare negativamente il mercato immobiliare. I proprietari di immobili credono che la vicinanza a una centrale nucleare possa ridurre il valore delle loro proprietà e allontanare i turisti.

Nonostante le promesse del governo di una gestione sicura e sostenibile, dunque, la comunità di Kilifi continua a opporsi fermamente al progetto, chiedendo alternative che non mettano a rischio le risorse ecologiche e il benessere economico della regione.

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Fonte: The Commission on Administrative Justice

Ti potrebbe interessare anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook