Vincitori del Whitley Award 2024: gli eroi attivisti che stanno salvando gli ecosistemi più fragili del mondo

I Whitley Awards 2024 non solo premiano i progetti di tutela della natura, ma li finanziano con 50.000 sterline per un anno

Sono stati premiati i progetti di tutela della natura nei Paesi del sud del mondo più promettenti, nell’ambito dei Whitley Awards 2024, istituiti dall’organizzazione no profit britannica Whitley fund. Progetti che nascono praticamente dal nulla, ma che dimostrano di essere efficaci e che per questo verranno sostenuti con un finanziamento di 50.000 sterline per un anno. Andiamo a scoprire chi ha ricevuto questo riconoscimento.

Purnima Devi Barman per la protezione del marabù asiatico

Purnima Devi Barman, biologa della fauna selvatica, ha ricevuto il prestigioso Whitley gold award (che dà diritto a 100.000 sterline di finanziamento) per il suo eccezionale impegno nella protezione del marabù asiatico. In passato, nel 2017, aveva già dimostrato il suo valore e ora continua la sua missione per aumentare la consapevolezza su questi uccelli nelle zone umide di Assam, India. Grazie al suo lavoro culturale e educativo, il numero di marabù asiatici è aumentato da appena 450 a 1.800, con l’obiettivo ambizioso di raggiungere 5.000 entro il 2030.

Leroy Ignacio per la protezione del cardinalino del Venezuela

Leroy Ignacio si è guadagnato un Whitley award per il suo impegno nel proteggere il cardinalino del Venezuela, minacciato dagli incendi e dai cambiamenti climatici in Guyana. Investirà i fondi ricevuti per istituire un piano di gestione condivisa su 150.000 ettari, raddoppiando l’area di tutela attuale. Questo non solo preserverà l’habitat del cardinalino, ma porterà anche benefici economici alle comunità indigene coinvolte.

Naomi Longa per l’istituzione di aree marine gestite localmente

Naomi Longa è stata premiata per il suo straordinario lavoro nell’istituire aree marine gestite localmente (lmma) nella baia di Kimbe, Papua Nuova Guinea. Queste aree permetteranno il monitoraggio e la conservazione delle barriere coralline, garantendo un futuro sostenibile per la ricca biodiversità della regione.

Kuenzang Dorji per la protezione del presbite dorato di Gee in Bhutan

Kuenzang Dorji ha ricevuto il riconoscimento per il suo impegno nella protezione del presbite dorato di Gee in Bhutan. Il suo lavoro si concentra sulla convivenza armoniosa tra gli abitanti locali e queste scimmie sacre, fornendo supporto e strumenti per proteggere le colture senza danneggiare gli animali.

Aristide Kamla per il controllo biologico dell’erba pesce gigante

Aristide Kamla è stato premiato per il suo lavoro innovativo nel controllo biologico dell’erba pesce gigante nel lago Ossa, Camerun. Il suo progetto utilizza un coleottero vorace per ridurre la diffusione di questa pianta invasiva, contribuendo così a preservare l’ecosistema lacustre e sostenere le attività economiche locali.

Raju Acharya per la protezione dei gufi in Nepal

Raju Acharya ha vinto il Whitley awar per il suo impegno nella protezione dei gufi in Nepal, un animale sacro minacciato dalla caccia illegale e dalla perdita di habitat. Il suo piano d’azione prevede la protezione degli alberi secolari e l’installazione di nidi artificiali, insieme a programmi educativi per coinvolgere la comunità nella conservazione della biodiversità.

Fernanda Abra per la protezione della fauna lungo l’autostrada BR-174 in Brasile

Infine Fernanda Abra è stata premiata per il suo progetto “Reconecta” che mira a proteggere la fauna lungo l’autostrada BR-174 in Brasile. Collaborando con il popolo indigeno Waimiri-Atroari, il progetto prevede l’installazione di ponti artificiali per i primati, riducendo il rischio di collisioni con veicoli e garantendo la sopravvivenza degli animali nella foresta amazzonica.

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Fonte: Whitley Award

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