La “Porta dell’Inferno” in Siberia si sta sempre più espandendo (e la colpa è dei cambiamenti climatici)

Il crollo sempre più rapido della “Porta dell’Inferno” di Batagaika è un esempio eloquente degli impatti dei cambiamenti climatici sul permafrost e sull’ambiente circostante

La depressione di Batagaika soprannominata anche “Porta dell’Inferno” della Siberia  da non confondere con l’altra “Porta dell’Inferno” che è il cratere ardente di Darvaza in Turkmenistan, sta suscitando preoccupazione tra gli scienziati poiché si sta espandendo più rapidamente del previsto a causa dei cambiamenti climatici.

Situato nelle gelide Yana Highlands, questo cratere è stato scoperto per la prima volta nel 1991 e da allora ha continuato ad aumentare sia in larghezza che in profondità a causa dello scioglimento del permafrost, il terreno ghiacciato che copre vaste aree della Siberia.

Recenti studi hanno rivelato che il cratere è profondo circa 90 metri e continua ad espandersi verso l’esterno ad un ritmo accelerato. Il volume del crollo del disgelo regressivo (RTS), come viene chiamato, aumenta di circa 1 milione di metri cubi all’anno, secondo il glaciologo Alexander Kizyakov e il suo team.

Attenzione anche alo scioglimento del permafrost

Questo rapido processo di espansione ha conseguenze significative sull’ambiente circostante, inclusa un’erosione potenziata sulla riva del fiume Batagay vicino e un impatto sull’habitat locale. Un’altra preoccupazione è legata alle emissioni di gas serra che potrebbero derivare da questo fenomeno.

Il riscaldamento globale ha portato allo scioglimento del permafrost, liberando nutrienti organici precedentemente bloccati. Si stima che tra le 4.000 e le 5.000 tonnellate di carbonio organico vengano rilasciate ogni anno, un numero destinato a crescere con il continuo scioglimento del permafrost. Questo ciclo potrebbe contribuire ulteriormente al riscaldamento globale, creando un effetto amplificatore.

Nikita Tananaev, ricercatore presso il Melnikov Permafrost Institute di Yakutsk, Russia, ha sottolineato che l’espansione del cratere non è sorprendente dati i cambiamenti climatici osservati nella regione. Le temperature superiori alla media degli ultimi anni hanno contribuito alla rapida crescita del crollo di Batagaika, e si prevede che questo trend continuerà con l’ulteriore aumento delle temperature.

Inoltre studi recenti hanno rivelato che il cratere si sta avvicinando al substrato roccioso sul fondo, indicando che potrebbe presto raggiungere una fase di stabilità in termini di profondità. Tuttavia, la sua continua espansione verso l’esterno rappresenta ancora una minaccia per l’ambiente circostante e potrebbe portare a conseguenze imprevedibili per la regione.

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Fonte: Science Direct

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