Drone cattura filmato incredibile della Porta dell’inferno

È nota come la porta dell'inferno- E' un enorme cratere situato in Turkmenistan che brucia da oltre 40 anni. Nuove spettacolari immagini arrivano grazie a un drone

Un drone ha catturato un filmato incredibile del cratere in fiamme di Darvaza, nel mezzo del deserto del Karakum, in Turkmenistan, per questo chiamato “The Door to Hell”.

È nota come la porta dell’inferno. È un enorme cratere situato in Turkmenistan che brucia da oltre 40 anni. Nuove spettacolari immagini arrivano grazie a un drone.

Il fotografo Alessandro Belgiojoso ha filmato dall’alto questo luogo suggestivo, nel deserto del Karakum.

Non si tratta di un cratere naturale ma nacque negli anni ’70 a seguito di trivellazioni. Il cratere di Darvaza è un’anomalia geologica che brucia costantemente al punto da essere diventata una vera e propria attrazione turistica. A trovarlo fu un gruppo di geologi russi nel 1971 quando il terreno sotto le loro attrezzature di perforazione crollò creando l’attuale voragine.

I geologi erano alla ricerca di gas naturale e ne trovarono una quantità talmente elevata da essere addirittura pericolosa. I gas nocivi minacciavano di danneggiare i villaggi vicini. Si decide allora di farlo bruciare. Da allora il cratere è in fiamme e non mostra segni di arresto. Con un un diametro di circa 70 metri e una profondità di 30, è pieno di fuoco e fango bollente ed emette enormi fiamme arancioni.

porta inferno 1

Da oltre 40 anni, il luogo è meta di pellegrinaggio da parte di appassionati e fotografi di tutto il mondo. L’ultimo è stato Alessandro Belgiojoso che ha regalato immagini davvero incredibili della porta dell’inferno:

Il calore della Door of Hell può raggiungere fino a 1.000° C e non è affatto semplice né sicuro avvicinarsi. Per questo, Belgiojoso ha sfruttato un drone, capace di esaminare il cratere dall’alto. Le immagini aeree scattate sono davvero bellissime e il fotografo ha postato il video sulla sua pagina Instagram:

Le autorità però non amano la presenza massiccia di visitatori. L’ultima imponente visita risale al 2013 quando un gruppo di scienziati canadesi portò avanti una rischiosa spedizione guidata da George Kourounis, sceso addirittura dentro al cratere per 15 minuti. Lì, l’uomo trovo perfino dei batteri.

Un luogo che non finisce mai di regalare sorprese e immagini mozzafiato.

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Francesca Mancuso

Foto cover

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