Amianto tra le macerie del ponte Morandi. Un altro retroscena amaro si affianca alla tragedia che si è consumata il 14 agosto a Genova. Tra i resti del viadotto sono state trovate tracce del pericoloso materiale
Amianto tra le macerie del ponte Morandi. Un altro retroscena amaro si affianca alla tragedia che si è consumata il 14 agosto a Genova. Tra i resti del viadotto sono state trovate tracce del pericoloso materiale.
A denunciarlo in un video è stato Costantino Saporito, del sindacato Usb Vigili del fuoco.
“C’è presenza di amianto tra i detriti del viadotto Morandi di Genova, che mette a rischio la salute pubblica e quella dei soccorritori che, nel caso dei vigili del fuoco, sono i primi esposti a eventuali contaminazioni. Fino alla fine degli anni Novanta, sappiamo che l’amianto era una presenza rilevante nella costruzioni e da Amatrice in poi in caso di terremoti o crolli di edifici con sospetta presenza di amianto, le procedure per la salvaguardia non vengono applicate. Questo vale anche per Genova, oggi, che dal crollo del ponte Morandi è immersa in uno scenario fatto di polveri e detriti”.
Secondo l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone, le analisi finora effettuate da Asl e Arpal sul materiale risultato dal crollo hanno dato esito negativo.
Per Saporito, l’amianto non proviene dal ponte e dalla sua struttura ma dai magazzini crollati dopo la caduta del viadotto.
Rimane il fatto che le polveri sprigionate siano un rischio sia per la popolazione di Genova che per i Vigili del fuoco e gli altri corpi, volontari e non, che stanno lavorando alla rimozione delle macerie.
Come aiutare
È ancora possibile offrire il proprio aiuto sia come volontari che donando abiti e altro. Per coordinare il volontariato è stato istituito un ufficio del Comune di Genova in collaborazione con le associazioni.
“Per tutte le informazioni è possibile inviare una mail a coordvolontariato@comune.genova.it. Chiunque desideri offire beni diversi da quelli in elenco o rendersi disponibile per dare supporto, può comunque contattare l’Ufficio che valuta la proposta indicata e organizza in maniera efficace la rete di solidarietà” si legge sul sito ufficiale.
Le necessità riguardano invece: arredamento e suppellettili, vestiario, libri e materiale scolastico e anche disponibilità di locali dove immagazzinare le donazioni.
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Francesca Mancuso
Foto: VVF