Negli oceani c'è molta più plastica rispetto a quanto stimato fino ad ora. Se già la situazione sembrava tragica, i nuovi dati emersi dallo studio di Erik van Sebille dipingono un quadro ancora più preoccupante
Negli oceani c’è molta più plastica rispetto a quanto stimato fino ad ora. Se già la situazione sembrava tragica, i nuovi dati emersi dallo studio di Erik van Sebille dipingono un quadro ancora più preoccupante.
La ricerca si è basata sui risultati di due studi pubblicati l’anno scorso. Gli scienziati hanno sfruttato ogni set di dati sull’inquinamento provocato dalla plastica pubblicato dal 1970 e hanno confrontato i numeri attraverso tre modelli al computer.
Il peso totale dei pezzi di plastica piccoli che si sono accumulati nel solo 2014 è stimato tra 93.000 e 236.000 tonnellate, ma è una goccia nel mare. Si tratta infatti solo dell’1% dei rifiuti di plastica che a livello globale finisco nelle acque.
Lo studio si è concentrato solo sulle microplastiche (quelle con dimensioni inferiori ai 200 millimetri) che possono essere catturate con reti a strascico tirate lungo la superficie dell’oceano. Le stime dei ricercatori non hanno considerato i rifiuti di plastica che finiscono nei fondali degli oceani o che vengono ingeriti dai pesci e da altre specie marine, passando inosservati.
Queste stime sono più grandi rispetto alle precedenti ma variano ampiamente a causa della scarsità di dati nella maggior parte degli oceani.
Secondo la ricerca, il problema plastica è in crescita, ma il vero impatto sulla vita marina rimane sconosciuto. Da qualche parte vagano tra 15.000 miliardi e 50.00 miliardi di plastica, da 3 a 10 volte in più rispetto a quanto stimato.
“Sono state effettuate dal 1970 decine di spedizioni per la misurazione delle microplastiche, ma si sono concentrate principalmente sulle zone di accumulo del Pacifico del Nord e dell’Atlantico del Nord, con una copertura molto più rada altrove. Qui, usiamo il più grande insieme di dati di misurazioni raccolti fino ad oggi” spiega lo scienziato.
Il primato negativo spetta comunque al Pacifico occidentale dove, a causa delle correnti, si ha la più alta densità di plastica.
Un problema grave e di proporzioni ancora sconosciute.
Francesca Mancuso
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