La pioggia dà un po' di sollievo agli australiani duramente provati dagli incendi. Piove a tratti Sydney e a Melbourne. Anche nelle prossime ore, forti perturbazioni interesseranno alcune zone del sudest dell'Australia.
La pioggia dà un po’ di sollievo agli australiani duramente provati dagli incendi. Piove a tratti Sydney e a Melbourne. Anche nelle prossime ore, forti perturbazioni interesseranno alcune zone del sudest dell’Australia. Una boccata d’ossigeno per un Paese piegato in due dai roghi che hanno ucciso persone, migliaia di animali tra canguri e koala e stanno causando una preoccupante siccità. Le temperature sono calate, dagli oltre 40 gradi si sono registrati picchi intorno ai 17 gradi. A Victoria c’è stata una vera e propria bomba d’acqua come raccontato nelle immagini che vengono dai media locali.
Victoria is being lashed by heavy rain and hail as massive storms sweep across the state. Latest pictures, warnings and details in #7NEWS at 6pm. pic.twitter.com/PtCHBDwtXb
— 7NEWS Melbourne (@7NewsMelbourne) January 15, 2020
https://twitter.com/Rockinlilone/status/1217452167008784384?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1217452167008784384&ref_url=https%3A%2F%2Fpublish.twitter.com%2F%3Fquery%3Dhttps%253A%252F%252Ftwitter.com%252FRockinlilone%252Fstatus%252F1217452167008784384%26widget%3DTweet
I meteorologi però non si sbilanciano, le perturbazioni potrebbero essere solo di passaggio e già dalla prossima settimana le temperature dovrebbero aumentare. Da settembre, il Paese è devastato. Sono morte trenta persone e oltre un miliardo di animali, 2mila case sono andate distrutte e circa 8,4 milioni di ettari di foresta perduti. Ma adesso un barlume di speranza potrebbe essere proprio questa pioggia che argina le ceneri dannose che stanno contaminando l’acqua e mettono in pericolo l’approvvigionamento idrico. La diga che fornisce la maggior parte dell’acqua potabile a Sydney, la più grande città del paese, è stata coperta con dei teloni dalle autorità così da impedire a detriti e cenere di finire all’interno. Ma tutta l’area intorno è bruciata e senza vegetazione potrebbe succedere il peggio. Ecco perché la pioggia è provvidenziale.
What a miraculous revival in a rain after a fire in Australia! 😟🍂🍁#PrayForAustralia 🙏 pic.twitter.com/9YJk8EPicH
— j a m i e ☁️ (@its_jamie9) January 9, 2020
“Ci sono tonnellate di cenere in quel bacino”, ha dichiarato Stuart Khan, professore all’Università del Nuovo Galles del Sud, specializzato in qualità e trattamento delle acque. “Non possiamo contenere tutto”.
#melbourne #australia crickets and rain pic.twitter.com/rlcB3vpnp4
— Allie-Jay #AKF (@WinterNight1691) January 15, 2020
AUSTRALIA finally gets Heavy rain and storms swept parts of the #Australian state of Victoria Wednesday, bringing some relief to #Melbourne from the smokey haze of #AustraliaWildfires pic.twitter.com/NdVuxoaYGY… #AustraliaBushfires #UK #EUGreenDeal #GreenNewDeal #Bernie2020 @AP
— Nancy Mitchell (@NancyWonderful) January 15, 2020
In molte zone sono apparsi avvisi che avvertono sulla scarsa qualità dell’acqua. Nella città di Omeo, nel Victoria, è stato persino consigliato ai residenti che bollire l’acqua del rubinetto non era sufficiente contro la contaminazione chimica, che a differenza dei microrganismi non può essere rimossa mediante ebollizione.
A lungo termine, infatti, i nutrienti contenuti nelle ceneri, come il fosforo e l’azoto, potrebbero stimolare la crescita di alghe blu-verdi, che a volte producono sostanze chimiche tossiche. Senza considerare, spiegano gli scienziati, che detriti e ceneri potrebbero mettere in serio pericolo le forme di vita acquatica. I batteri riducono l’ossigeno e finiscono per soffocare i pesci.
If only Australia could have some of our rain…#AustraliaBushfires pic.twitter.com/bTsyaioAzv
— Lissadell House (@LissadellHouse) January 14, 2020
Ecco dove sta piovendo:
Finally, (some) rain is heading towards Australia! https://t.co/G9oumbrxuM #bushfires #arcgis pic.twitter.com/B4sfawF0mp
— Richard N. Buijsman (@RBuijsman) January 15, 2020
“La pioggia contribuisce a spegnere una serie di incendi, ma è comunque troppo presto per dire che il peggio è finito”, chiosa Ben Shepherd, ispettore del Servizio antincendio rurale del Nuovo Galles del Sud.
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