Può un fiore pulire l’aria dall’inquinamento? Ad Amsterdam si sta sperimentando una nuova metodologia green che riesce a filtrare lo smog urbano.
Può un fiore pulire l’aria dall’inquinamento? Ad Amsterdam si sta sperimentando una nuova metodologia green che riesce a filtrare lo smog urbano. Nella città olandese c’è un livello molto alto di inquinamento, ma i ricercatori sono convinti che la soluzione per salvare ambiente e salute pubblica può essere trovata nelle piante.
Vi avevamo già parlato degli alberi anti inquinamento che divorano le polveri sottili: dall’acero all’olmo e ancora il gelso, il frassino e tanti altri, accanto a questi anche le piante da interni in grado di migliorare la qualità dell’aria e limitare appunto l’inquinamento domestico.
Non è, dunque, una follia puntare sulle piante per pulire l’aria, ma quali sono le più adatte?
Da tempo si sa che l’edera riduce le particelle inquinanti e il biossido di azoto, ma esiste un certo tipo di pianta di caprifoglio che può essere in grado di operare riduzioni più grandi.
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Ne sono convinti i ricercatori dell’AMS Institute, del MyEarth e del Wageningen UR che stanno studiando questa pianta che mangia anidride carbonica. È la Green Junkie.
In pratica, la società olandese MyEarth ha creato un particolare concime organico dai rifiuti vegetali di Amsterdam che gli ha permesso di modificare un gene nella Green Junkie che ha fatto aumentare i suoi ‘peli’ col fine di catturare molte più sostanze inquinanti.
Adesso sono iniziati i test nelle strade della capitale olandese che sta cercando di operare un processo virtuoso verso una svolta green, utilizzando giù bus a energia.