Artico: il Parlamento Europeo chiede di ridurre la tensione politica nella regione

Il Parlamento Europeo ha approvato a maggioranza una risoluzione per tutelare la regione artica dal punto di vista politico ed ambientale

Il Parlamento Europeo ha approvato a maggioranza una risoluzione per tutelare la regione artica dal punto di vista politico ed ambientale

Con una risoluzione adottata mercoledì scorso sulla sicurezza nella regione artica (approvata con 506 voti favorevoli, 36 contrari e 140 astensioni), i deputati del Parlamento Europeo invitano tutti i paesi interessati e l’UE a rispondere alle conseguenze estremamente allarmanti del cambiamento climatico nell’Artico, nel rispetto degli obiettivi dell’Accordo di Parigi. La risoluzione ricorda che l’UE è impegnata nello sviluppo sostenibile e pacifico a lungo termine della regione e chiede che gli stati artici e la comunità internazionale tutelino l’Artico come area di pace, di bassa tensione e di cooperazione positiva.

È inoltre necessario preservare e rispettare la cultura dei popoli indigeni della regione: tutte le attività che hanno luogo nell’area, incluso l’utilizzo delle risorse naturali, dovrebbero rispettare i diritti dei popoli indigeni e degli altri abitanti e favorire tali popolazioni e non rispondere alla prevaricazione di pochi. I deputati, infatti, hanno espresso seria preoccupazione per il progressivo rafforzamento militare russo nell’Artico – un gesto ingiustificato, in quanto supera sensibilmente i legittimi scopi difensivi: qualsiasi cooperazione con la Russia nella regione dovrebbe rispondere al principio di dialogo selettivo dell’UE con il paese.

Oltre alla Russia, anche le influenze cinesi nella regione preoccupano i parlamentari, che chiedono all’UE attenzione nel monitorare i tentativi della Cina di integrare la rotta del Mare del Nord nella sua iniziativa “Nuova via della seta” (Belt and Road Initiative), poiché ciò pone a rischio l’obiettivo di proteggere l’Artico dagli interessi geopolitici globali.

Accoglierei con favore un aggiornamento della politica artica dell’UE, che dovrebbe continuare a concentrarsi sui problemi delle comunità locali, in particolare quelli delle popolazioni indigene – ha dichiarato la relatrice, Anna Fotyga. – Nella nostra relazione abbiamo anche affermato come la strategia artica dell’UE debba includere i nuovi bisogni di sicurezza della regione, le crescenti tensioni geopolitiche e i nuovi attori come la Cina. Dobbiamo essere consapevoli che non siamo soli nell’Artico. e insieme a quei paesi che sono nostri stretti alleati, Stati Uniti, Canada, Norvegia e Islanda, possiamo costruire un futuro florido e pacifico.

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Fonte: Parlamento Europeo

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