Secondo un esperto russo, il permafrost si sta sciogliendo più rapidamente del previsto e di questo passo entro 10 anni scomparirà.
Il permafrost si sta sciogliendo, parola di Serghei Zimov, esperto russo di permafrost, codirettore della stazione di ricerca nord-orientale della Yakutia nonché fondatore del Parco del Pleistocene, riserva naturale unica al mondo. Lo ha rivelato all’Ansa, decisamente preoccupato per la situazione critica in corso.
Zimov ha dichiarato che negli ultimi due anni il permafrost, nella sua regione, ha iniziato a sciogliersi oltrepassando la soglia di stabilità e questo significa che, andando avanti così, fra 10 anni, e non 100 com’era stato previsto, rischia di scomparire totalmente.
Le preoccupazioni di Zimov sono state confermate da un sopralluogo dell’Ansa nel Parco dell’area di Chersky, oltre il circolare polare artico, dove effettivamente il permafrost si sta deteriorando a causa del surriscaldamento.
Le conseguenze sono pericolose perché questo scioglimento contribuisce alla diffusione nell’atmosfera di sostanze inquinanti, tra cui carbonio e mercurio tossico, nonché di spore e batteri congelati da migliaia di anni.
Purtroppo Serghei non è l’unico ad aver constatato il tragico scioglimento del permafrost, anche uno studio condotto dalla ricercatrice Louise Farquharson, che ha preso in esame per 12 anni le condizioni del permafrost in 3 diverse aree dell’Artico Canadese, ha dimostrato che si sta sciogliendo più rapidamente del previsto, facendo posto a una superficie ricoperta di tumuli, buche e laghi, con danni irreversibili per l’intero habitat.
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Laura De Rosa