“L’Antartide si sta letteralmente sgretolando ai bordi”, così il sesto continente cambia i suoi confini più velocemente del previsto

Dal 1997 ad oggi, i bordi della calotta glaciale antartica sono mutati profondamente per effetto dell'aumento delle temperature, e si prevedono ulteriori importanti cambiamenti nel prossimo futuro

I nostri ghiacciai sono sempre più minacciati dagli effetti della crisi climatica, e nel prossimo futuro le conseguenze potrebbero essere devastanti. Un nuovo studio condotto dai ricercatori del Jet Propulsion Laboratory della NASA nel sud della California rivela nuovi dati inaspettati su come la calotta glaciale antartica abbia perso massa negli ultimi decenni e come il suo “stato di salute” potrebbe peggiorare nei prossimi anni.

Lo studio si è rivolto infatti al passato, tirando le somme dei cambiamenti fisici subiti dai ghiacciai antartici negli ultimi 25 anni: distacchi, rotture, scioglimenti anomali hanno profondamente modificato i profili della calotta.

Ma non solo. Gli scienziati ritengono che il bordo della calotta glaciale antartica abbia perso massa ghiacciata più velocemente di quanto questa possa essere sostituita. Tale scoperta ha costretto i ricercatori a raddoppiare le stime precedenti relative alla perdita di massa dalle piattaforme di ghiaccio galleggianti dell’Antartide.

È importante ricordare che le ingenti perdite di massa subite dal ghiacciaio negli ultimi decenni hanno indebolito molto la calotta, e ciò ha permesso ai blocchi che si sono staccati di fluire più rapidamente negli oceani, accelerando il tasso di innalzamento del livello del mare globale.

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In pratica, la calotta ghiacciata si sta letteralmente sbriciolando ai margini, indebolendosi e sgretolandosi in mare, andando ad accelerare e ad aumentare il tasso di innalzamento del livello dei mari di tutto il mondo. Ma come funziona nel dettaglio questo fenomeno?

Le piattaforme di ghiaccio che si staccano dalla calotta possono essere spesse fino a tre chilometri e avere una superficie fino a ottocento chilometri quadrati. Esse fungono da “barriere” naturali per la calotta, poiché la proteggono dall’acqua dell’oceano. In condizioni climatiche normali, le dimensioni delle piattaforme si mantengono inalterate per un lungo periodo di tempo.

antartico

@Earth System Science Data

Purtroppo però, il riscaldamento delle acque oceaniche registrato negli ultimi decenni ha provocato lo scioglimento delle piattaforme dal basso. Ciò le ha rese più sottili e deboli, e ha limitato molto la loro funzione protettiva della calotta.

Fino ad ora gli scienziati si sono limitati a monitorare il processo di assottigliamento delle piattaforme glaciali osservandolo attraverso gli altimetri satellitari ma senza fare una stima di quanto la crisi climatica in atto possa effettivamente influenzare il fenomeno.

In questo nuovo studio, invece, sono state sovrapposte le immagini del continente antartico raccolte dai satelliti dal 1997 ad oggi. Combinando le immagini, i ricercatori della NASA hanno potuto vedere i cambiamenti dei bordi delle piattaforme di ghiaccio dell’intera costa dell’Antartide.

Si è scoperto che le perdite in termini di massa ghiacciata hanno superato di gran lunga i livelli di crescita naturale di ghiaccio costiero. Gli scienziati ritengono improbabile che l’Antartide possa tornare alla sua estensione precedente al 2000 entro la fine di questo secolo. Al contrario, si prevedono distacchi sempre più consistenti e frequenti nei prossimi dieci o venti anni.

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Fonte: Earth System Science Data

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