Negli ultimi 50 anni l’Italia è stata colpita da diversi terremoti. Alcuni terremoti hanno creato più danni al territorio e alle persone e vengono dunque definiti i peggiori eventi sismici che hanno interessato il nostro Paese.
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Negli ultimi 50 anni l’Italia è stata colpita da diversi . Alcuni terremoti hanno creato più danni al territorio e alle persone e vengono dunque definiti i peggiori eventi sismici che hanno interessato il nostro Paese.
La Protezione Civile ha pubblicato una Classificazione sismica dell’Italia. In particolare, nel 2003 sono stati emanati i criteri di nuova classificazione sismica del territorio nazionale, basati sugli studi e le elaborazioni più recenti relative alla pericolosità sismica del territorio, ossia sull’analisi della probabilità che il territorio venga interessato in un certo intervallo di tempo (generalmente 50 anni) da un evento che superi una determinata soglia di intensità o magnitudo.
La zona centrale degli Appennini con particolare riferimento a zone come Abruzzo, Umbria e Marche, risulta ad elevato rischio sismico, dato che in precedenza erano già state colpite da terremoti.
Ecco alcuni dei più terribili eventi sismici che hanno colpito l’Italia negli ultimi 50 anni.
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Fonte foto: INGV
Terremoto nel Centro Italia (2016)
Un terremoto di magnitudo 6.0 con epicentro nella provincia di Rieti ha colpito il centro Italia la notte tra il 23 e il 24 agosto 2016, con la prima scossa registrata alle 3.36. Accumoli, Arquata del Tronto e Amatrice sono le zone più risultate le zone più colpite, con gravi crolli, danni ai centri abitati e alla popolazione. Un primo bilancio a poche ore dalle prime scosse di terremoto è di oltre 30 morti e di centinaia di feriti. Queste zone furono già interessate dalle scosse nel 2009 durante il terremoto dell’Aquila e nel 1997 con il terremoto in Umbria e Marche.
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Terremoto in Emilia Romagna (2012)
Il terremoto in Emilia Romagna del 2012 ha colpito la provincia di Modena con scosse avvenute soprattutto tra il 20 e il 30 maggio. Il 30 maggio 2012 oltre 60 scosse nella notte avevano provocato ulteriori crolli negli edifici già danneggiati e avevano fatto salire a 16 il numero delle vittime. Il 30 maggio 2012 era stata registrata una scossa di magnitudo 3,8 e con epicentro ad una profondità di 5 km. A 30 km dall’epicentro di questo terremoto doveva sorgere una centrale nucleare.
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Terremoto a L’Aquila (2009)
Il 6 aprile del 2009 si è verificata la scossa principale del terremoto dell’Aquila, alle ore 3.32 del mattino, con una magnitudo compresa tra 5,8 e 6,3. A sette anni dal terremoto la situazione a L’Aquila è ancora complicata, dato che anche quest’anno ci sono stati dei nuovi crolli e che sulle macerie della città sembra sceso il silenzio.
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Terremoto in Basilicata e Calabria (1998)
Il terremoto del 9 settembre 1998 di grado 5,6 della scala Richter colpì la zona del Pollino con epicentro localizzato fra i comuni di e Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore e Lauria. Un uomo fu travolto da una frana innescata dal sisma mentre si trovava all’interno della propria auto. Notevoli danni strutturali si sono verificati soprattutto a Castelluccio Superiore ed Inferiore, dove si è registrato il crollo del campanile della Chiesa Madre insieme a parte della volta della stessa chiesa. Ci furono lesioni a muri portanti, cadute di cornicioni, tegole e camini delle abitazioni.
Terremoto in Umbria e Marche (1997)
Umbria e Marche furono interessate da un forte sisma nel 1997 tra i mesi di settembre e di ottobre e in seguito nel marzo del 1998. La magnitudo momento fu di 6,1 e il terremoto ebbe un’intensità massima del IX grado Mercalli. L’inizio degli eventi sismici avvenne nella primavera del 1997 con una serie di scosse registrate nel comune di Massa Martana, in provincia di Perugia. Il 12 maggio, una scossa di magnitudo 4,5, danneggiò svariati edifici, rendendo inagibile il 70% delle abitazioni del centro storico.
Terremoto in Irpinia (1980)
Il terremoto in Irpinia del 1980 fu un sisma che si verificò il 23 novembre 1980 e che colpì la Campania centrale e la Basilicata centro-settentrionale. I comuni più duramente colpiti (decimo grado della scala Mercalli) furono quelli di Castelnuovo di Conza, Conza della Campania, Laviano, Lioni, Sant’Angelo dei Lombardi, Senerchia, Calabritto e Santomenna. Gli effetti e i danni del terremoto si estesero però a un’area più vasta. Il terremoto in Irpinia fu caratterizzato da una magnitudo del momento sismico di circa 6,9 (6,5 gradi Richter) e del X grado della scala Mercalli.
Terremoto in Friuli (1976)
Il terremoto in Friuli del 6 maggio 1976 fece registrare una serie di scosse inoltrate fino al mese di settembre, con vastissimi danni in tutta la regione. Il terremoto fu avvertito in tutto il Centro-Nord Italia, Slovenia, Austria. Si tratta del terremoto più forte del XX secolo per l’Italia Settentrionale con magnitudo 6,4 della scala Richter e grado X della scala Mercalli.
Terremoto di Belice, Sicilia (1968)
Il terremoto di Belice, in Sicilia, con magnitudo 6,8 della scala Richter e grado X della scala Mercalli, causò gravi danni in diversi paesi del trapanese e dell’agrigentino, tra cui ricordiamo Gibellina, Salaparuta, Poggioreale, Salemi, Partanna, Montevago, Santa Margherita di Belice e Menfi, molto colpite dal sisma, con numerosi crolli e danni gravi.
Terremoto di Messina e Reggio Calabria (1908)
Andando ancora più indietro nel tempo, per gravità e numero di vittime, il terremoto più violento e distruttivo mai registrato in Italia è stato quello di Messina e Reggio Calabria del 1908, di magnitudo 7,2: il sisma, che sconvolse le due città dello Stretto nella notte del 28 dicembre, causò circa 120 mila morti.
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Marta Albè