Particolato fine, male l’Italia: solo 5 città con qualità dell’aria discreta, 27 classificate come “pessima”

Il rapporto sulla qualità dell’aria nelle città europee non porta buone notizie: solo 13 città rispettano i limiti e l’Italia ne ha 27 classificate come pessime

L’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) ha pubblicato un rapporto sulla qualità dell’aria nelle città europee, focalizzato sui livelli di particolato fine (Pm2,5), considerato l’inquinante atmosferico più dannoso per la salute umana e non ci sono buone notizie.

Secondo il documento, infatti, solo 13 città in Europa rispettano i limiti raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) di 5 microgrammi per metro cubo d’aria. Queste si concentrano principalmente nei Paesi del Nord Europa (Svezia, Islanda, Finlandia, Estonia e Norvegia), con la città svedese di Uppsala in cima alla classifica.

Male l’Italia. Tra le 61 città esaminate, solo cinque hanno ottenuto una valutazione di qualità dell’aria ‘discreta’, con Sassari che si posiziona al 21° posto generale, la migliore tra le italiane con una media di 6,2 μg/m3. Le altre città italiane con qualità ‘discreta’ includono Livorno, Savona, Battipaglia e Siracusa, tutte con livelli di Pm2,5 compresi tra 7,8 e 9,7 μg/m3.

27 città italiane hanno una qualità dell’aria ‘scarsa’

Ben 29 città italiane rientrano nella categoria ‘moderata’, con concentrazioni di Pm2,5 tra 10 e 15 μg/m3. Tra queste ci sono Grosseto, Genova, Roma e Bologna, che mostrano livelli preoccupanti ma non ancora critici. Situazione ben più grave per altre 27 città italiane che sono classificate come aventi una qualità dell’aria ‘scarsa’, con livelli di Pm2,5 superiori a 15 μg/m3.

In particolare Cremona, la città italiana con la peggiore qualità dell’aria, si posiziona quasi in fondo alla classifica europea, al 370° posto, con 23,3 μg/m3. Le altre città con qualità dell’aria ‘scarsa’ sono: Lecco (15,2 μg/m3), Terni (15,2 μg/m3), Ancona (15,3 μg/m3), Parma (15,8 μg/m3), Prato (15,8 μg/m3), Ravenna (16,1 μg/m3), Rimini (16,3 μg/m3), Ferrara (16,3 μg/m3), Novara (16,8 μg/m3), Sassuolo (17 μg/m3), Verona (17,8 μg/m3), Reggio Emilia (18,1 μg/m3), Pesaro (18,2 μg/m3), Modena (18,5 μg/m3), Asti (18,7 μg/m3), Pavia (19 μg/m3), Alessandria (19,3 μg/m3), Milano (19,7 μg/m3), Treviso (20,7 μg/m3), Brescia (20,7 μg/m3), Bergamo (20,9 μg/m3), Torino (21 μg/m3), Piacenza (22,2 μg/m3), Venezia (22,6 μg/m3), Padova (22,7 μg/m3), Vicenza (23 μg/m3),

Come sottolineato anche dall’AEA, è urgente la necessità di migliorare la qualità dell’aria, considerando che la maggior parte dei cittadini europei vive in aree urbane dove i livelli di inquinamento superano i limiti sicuri. Ridurre l’esposizione al particolato fine potrebbe diminuire significativamente le morti premature legate all’inquinamento, uno degli obiettivi del Green Deal europeo.

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Fonte: European Environment Agency’s

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