Questo salone ricicla i capelli tagliati ai clienti per assorbire le fuoriuscite di petrolio

Questo salone ricicla i capelli tagliati dei clienti per assorbire le fuoriuscite di petrolio contribuendo alla causa ambientale.

Nei saloni Grand Royal Barbers localizzati a Surry Hills, Darlinghurst e CBD in Australia, i capelli tagliati ai clienti non finiscono nella spazzatura come succede di solito, ma nelle calze. Il motivo? Contribuire all’assorbimento delle fuoriuscite di petrolio.

Sì perché i capelli sono un bioassorbente naturale in grado di assorbire sostanze oleose “3-9 volte il loro peso“, e possono pertanto rivelarsi utili per ripulire le acque in caso di fuoriuscite di petrolio, sostituendo o affiancando i prodotti sintetici a base di polimeri di plastica normalmente utilizzati in queste circostanze. Che se da un lato risolvono un problema, dall’altro ne creano un altro.

A mettere in luce questa loro proprietà è stata, fra le altre, una ricerca del 2018 condotta da Megan L. Phillips e Rebecca Pagnucco dell’University of Technology Sydney.

I 3 negozi Grand Royal Barbers, che fanno parte della società “Sustainable salons“, ovvero “Saloni sostenibili“, attenta alle problematiche ambientali e impegnata nella riduzione dei rifiuti nei saloni australiani, ogni settimana raccolgono tutti i capelli tagliati, inviandoli alla società che li utilizza per contrastare l’inquinamento dei mari. E sono stati i primi a farlo nel paese, anche se ora molti altri parrucchieri li hanno fortunatamente imitati.

Ai clienti del salone viene chiesto di pagare 2 dollari in più per contribuire alla causa e a quanto pare tutti hanno aderito volentieri.

E qui non solo si raccolgono capelli ma si riciclano anche tutte le bottiglie di plastica, tutti i rasoi e gli strumenti utilizzati per la tintura. Insomma, un salone da cui prendere esempio a 360 gradi!

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Photo Credit: Facebook

 

 

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