Papa Francesco, durante la messa di inaugurazione del suo pontificato, non ha mancato di rivolgersi ai potenti, chiedendo loro - per favore - di rispettare l’ambiente e l’intero creato. Avere a cuore i creato, per i credenti, significa prendersi cura delle creature di Dio e dell’ambiente in cui ognuno di noi vive.
Papa Francesco, durante la messa di inaugurazione del suo pontificato, non ha mancato di rivolgersi ai potenti, chiedendo loro – per favore – di rispettare l’ambiente e l’intero creato. Avere a cuore i creato, per i credenti, dovrebe significare prendersi cura delle creature di Dio e dell’ambiente in cui ognuno di noi vive.
Dovrebbe signidicare inoltre ricordare di mostrare il proprio rispetto per gli altri, a partire dai più deboli, anziani e bambini. Si tratta di un messaggio che non andrebbe sottovalutato, in quanto, come ci si potrebbe aspettare da parte di coloro che non rispettano innanzitutto i propri simili, una reale attenzione nei confronti dell’ambiente?
Le parole del nuovo Papa sono state rivolte soprattutto ai potenti, a coloro che nel mondo occupano una posizione rilevante nel prendere decisioni che possono interessare l’intero pianeta, che dovrebbe essere considerato come un dono da rispettare da parte dei credenti – e non solo – oltre che come un’eredità da proteggere, in modo che possa essere destinata alle prossime generazioni che lo abiteranno.
È possibile ipotizzare che il richiamo del Papa all’importanza di proteggere l’ambiente in cui viviamo sia correlato alla figura di riferimento alla quale egli si è ispirato per la scelta del nome di Francesco. San Francesco è noto nella tradizione della Chiesa e viene ricordato come un Santo che non soltanto ha scelto di vivere in povertà, ma anche come colui che ha deciso di esprimere la necessità di rispettare la terra attraverso le proprie preghiere.
Nel celebre “Cantico delle Creature“, la terra è una vera e propria madre, che con i suoi frutti e le sue erbe dona sostentamento all’umanità e ad ogni essere che la popola. Non è necessario essere credenti per comprendere un messaggio così immediato. Se il rispetto del pianeta verrà accantonato, ad un certo punto la terra non sarà più in grado di offrire le risorse necessarie alla nostra sopravvivenza. Chi detiene ruoli di responsabilità in campo economico, politico e sociale – come sottolineato da parte del Papa – non dovrebbe dimenticarlo.
Il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha commentato così il discorso del Papa che ha chiesto a chi ha ruoli di responsabilità in ambito economico, politico o sociale di essere custodi della creazione, del disegno di Dio iscritto nella natura e dell’ambiente: “La preghiera di Francesco per la salvezza del creato è il miglior viatico per la Giornata Mondiale della Gioventù che si svolgerà alla fine di luglio a Rio de Janeiro” – ha sottolineato il Ministro, ricordando come nel contesto della Giornata Mondiale della Gioventù sarà organizzata una giornata dedicata all’ambiente ed alla sostenibilità, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, che si dichiara “orgoglioso e felice di essere il partner di questa iniziativa che rappresenta un forte segnale di speranza per tutta l’umanità”.
Marta Albè