Le trivellazioni petrolifere minacciano l'isola siciliana di Pantelleria. Wwf è scesa in campo e grazie al suo impegno e a quello di quasi 40mila cittadini è stato raggiunto un preaccordo per costituire nei mari di Sicilia un'area marina protetta
Le trivellazioni petrolifere minacciano l’isola siciliana di Pantelleria. Wwf è scesa in campo e grazie al suo impegno e a quello di quasi 40mila cittadini è stato raggiunto un preaccordo per costituire nei mari di Sicilia un’area marina protetta. Si scongiura così la costruzione di piattaforme petrolifere nel canale al largo dell’isola in provincia di Trapani.
Lo ha annunciato in un comunicato il Wwf che si è riunito, nei giorni scorsi, con altre associazioni locali nel cosiddetto “Gruppo di lavoro Area Marina Protetta di Pantelleria“, volto a preservare l’ecosistema marino e la sua variegatissima fauna.
“È un passo importante verso la protezione dell’isola. Solo un processo che parte dalla gente, dai panteschi, potrà delineare un progetto di area marina protetta con un futuro“, ha dichiarato Marco Costantini, responsabile Mare WWF che ha svolto il ruolo di facilitatore del processo.
Il gruppo è nato grazie alla campagna Wwf “Sicilia: il petrolio mi sta stretto”, grazie alla quale lo scorso mesi di ottobre sono state presentate al sindaco di Pantelleria, la “perla nera del Mediterraneo”, ben 38.777 firme, per bloccare la costruzione di piattaforme petrolifere nel Canale di Sicilia e chiedere proprio l’istituzione di un’area protetta nell’isola vulcanica in provincia di Trapani.
In questo modo, il gruppo ha proposto una “zonazione” per l’Area Marina Protetta che preveda le aree A, B e C e aree costiere e marine “franche” sottoposte soltanto a regole e a leggi nazionali.
Perché proteggere Pantelleria? Innanzitutto perché è l’unica isola del Canale di Sicilia che non è ancora protetta, poi perché le politiche che puntano sui combustibili fossili piuttosto che sulle energie rinnovabili sono destinate a fallire. E poi ancora perché Pantelleria è il regno di tartarughe marine e balenottere, mobule (mante del Mediterraneo) e tonni e poi ancora di fenicotteri e cicogne, falchi e aquile di provenienza asiatica. La sua esistenza dipende dal mare e il suo mare va protetto!
Germana Carillo
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