I palloncini creano un'atmosfera di allegria e festa, ma per l'ambiente sono una vera piaga. Eppure in tanti continuano ad usarli e c'è persino chi ha pensato di riempirli di luci a LED per renderli luminosissimi... alla faccia della lotta all'inquinamento.
Lanciati in aria, con estrema leggerezza, durante feste di compleanno e ricorrenze varie. I palloncini purtroppo sono ancora popolarissimi nel nostro Paese e non solo. Da tempo le associazioni ambientaliste si battono per mettere al bando questi questi prodotti e invitano le persone a non acquistarli più, visto il loro devastante impatto ambientale.
Ma non soltanto continuano ad essere molto gettonati, c’è addirittura chi ha avuto l’idea di mettere dentro i palloncini delle luci a LED per creare un’atmosfera ancora più magica. A denunciare l’ultima frontiera dell’inciviltà umana l’organizzazione no-profit Plastic free, che ha diffiuso un filmato girato durante i festeggiamenti di un matrimonio. Nel video si vedono gli sposi, insieme agli invitati, mentre liberano un centinaio di palloncini luminosi visibilmente divertiti ed emozionati.
Ma in quel gesto di divertente ed emozionante non c’è proprio nulla, anzi. È soltanto il preludio dell’ennesimo colpo di grazia inflitto ad ambiente ed animali come pesci e uccelli.
“Dovrebbero essere vietati per legge e con multe salate per chi non la rispetta. Vedere certe scene, fa male al cuore” commenta un utente.
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I motivi per dire no ai palloncini (e le alternative sostenibili)
Nell’immaginario collettivo i palloncini sono sinonimo di allegria e spensieratezza. Ma bisogna sempre ricordarsi che ciò che lanciamo in aria, prima o poi torna giù, con effetti da non sottovalutare. Nella maggior parte dei casi questi i balloon – realizzati in lattice o in nylon metallizzato (noto come mylar) – non vengono smaltiti correttamente e finiscono per inquinare ecosistemi come quello marino e non solo.
Ecco una serie di motivi per cui dovremmo evitare tutti di utilizzarli:
- Sono composti da plastica morbida che, se ingerita da un animale, ha 30 volte più possibilità di rivelarsi fatale rispetto a quella più dura delle bottiglie
- Rientrano fra i primi posti nella classifica dei rifiuti più pericolosi per tartarughe, uccelli marini e foche (che li scambiano per cibo)
- Spesso restano impigliati nei rami degli alberi e delle piante
- Possono essere trasportati dal vento per lunghe distanze per poi inquinare fiumi, mari e aree verdi, contaminando anche la catena alimentare
- Per degradarsi ci impiegano dai 6 mesi ai 4 anni
- Per gonfiare alcuni palloncini viene sprecato elio, un’importante risorsa non rinnovabile impiegata a scopo medico.
Esistono tanti altri modi decisamente più green per far festa e far divertire i bambini. Qualche esempio? Le bolle di sapone (in questo caso meglio utilizzare un prodotto bio) o ancora le bombe di semi da lanciare nelle aree verdi della città.
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Fonti: Plastic Free/Marevivo Onlus
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