Non è possibile continuare così: per soddisfare tutti i consumi italiani servirebbero 4 Italie. E così oggi 19 maggio scatta l’Overshoot Day italiano, che segna la fine delle risorse naturali disponibili per il 2024 e l’inizio del nostro (ennesimo) debito con la Terra
Da oggi l’Italia non ha più risorse naturali disponibili per il 2024 e torna ad essere in debito con la Terra. Il Global Footprint Network ha calcolato che è proprio il 19 maggio l’Overshoot Day italiano. Non è possibile continuare così: per soddisfare tutti i consumi italiani servirebbero 4 Italie.
Che cos’è l’Earth Overshoot Day
Come spiega il Global Footprint Network, l’Earth Overshoot Day di un Paese è la data in cui cadrebbe l’Earth Overshoot Day se tutta l’umanità consumasse come le persone di quel Paese. I giorni di superamento di un Paese, pubblicati il 1° gennaio di ogni anno, si basano sui dati dell’anno precedente.
In particolare l’edizione del 2023 fornisce risultati dal 1961 al 2022, anche se, come nel caso delle stime preliminari per il Prodotto Interno Lordo (PIL), le stime preliminari non sono definitive e sono meno robuste di quelle fino al 2020, che si basano su serie di dati interamente riportati.
Come si calcola l’Overshoot Day di un Paese
La data dell’Overshoot Day viene individuata dividendo la biocapacità del Pianeta (la quantità di risorse ecologiche che la Terra è in grado di generare in quell’anno), per l’impronta ecologica dell’umanità (la domanda dell’umanità per quell’anno) e poi moltiplicando per 365 (i giorni che compongono un anno).
I dettagli dei conti nazionali dell’impronta e della biocapacità del 2023, compresi i suoi miglioramenti più recenti, sono descritti dall’Ecological Footprint Initiative , che elabora conti per conto della FootPrint Data Foundation.
Tuttavia, non tutti i Paesi prevedono un Overshoot Day: infatti, se l’impronta ecologica pro capite di un Paese è inferiore alla biocapacità globale pro capite, il mondo non esaurirebbe l’intero budget annuale delle risorse rigenerative in un anno, se tutta l’umanità vivesse come loro. L’Italia non è evidentemente tra questi: da domani inizieremo virtualmente a consumare le risorse del 2025.
Nel triste calendario del Global Footprint Network il primo Paese ad entrare in debito è stato il Qatar, che lo scorso 11 febbraio aveva già esaurito le risorse del 2024, il meno impattante tra quelli che comunque entreranno in debito è il Kyrgyzstan che esaurirà le risorse del 2024 il 30 dicembre.
No, non si può andare avanti così.
I dati si possono scaricare da questo link.
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Fonte: Global Footprint Network
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