Anche se a livello mondiale la data fissata per l'Overshoot Day è quella del 5 giugno, quest'anno all'Italia tocca fare i conti con il suo impatto sulla Terra il 13 maggio, con largo anticipo.
Ogni giorno l’umanità si indebita con la Terra, consumando più risorse di quelle che il Pianeta mette a disposizione. Per anni abbiamo si è continuato a farlo senza alcuna consapevolezza, per questo l’organizzazione di ricerca internazionale Global Footprint Network ha istituito l‘Overshoot Day, una giornata che segna l’esaurimento delle risorse rinnovabili che la Terra è in grado di offrire in un anno. Anche se a livello mondiale la data fissata è quella del 5 giugno, in occasione della Giornata dell’Ambiente, quest’anno all’Italia tocca fare i conti con il suo impatto sulla Terra il 13 maggio, con largo anticipo.
A livello globale, l’umanità ha esaurito il “budget” della Terra di un intero anno. Secondo le stime, nonostante la pandemia, nel 2021 l’umanità ha vissuto come se avesse a disposizione 1,6 pianeti come la Terra. E per quanto riguarda l’Italia, i dati non sono affatto confortanti. Per arrivare alla fine del 2021, mantenendo i nostri ritmi di consumo, servirebbero le risorse di circa 2,7 Terre.
Ma come viene viene calcolato l’Overshoot Day di ogni singolo Paese? Confrontando l’impronta ecologica dei suoi cittadini, ovvero la quantità terrestre e acquatica che serve a ogni individuo per produrre tutte le risorse consumate, con la biocapacità globale, cioè la capacità della Terra di rigenerare le sue risorse naturali. Da questo calcolo emerge che gli italiani avrebbero bisogno di un territorio grande tre volte l’Italia per produrre le risorse necessarie per soddisfare i loro consumi. E soltanto il Giappone ha registrato un dato peggiore di quello nostro.
In realtà, non tutti gli Stati del mondo hanno un Overshoot Day. Questa giornata scatta nel momento in cui l’impronta ecologica degli abitanti di quel Paese supera la biocapacità globale. E a superarlo sono i Paesi ad alto reddito, che pur rappresentando soltanto il 14% della popolazione terrestre, sfruttano oltre il 50% delle risorse disponibili, mentre gli Stati più poveri continuano a restare indietro.
Fonte: Global Footprint Network
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