Orologio dell’Apocalisse: mancano solo 100 secondi alla “fine del mondo”

Un nuovo ultimatum arriva dagli scienziati del Bulletin of the Atomic Scientists: mancano solo 100 secondi alla "mezzanotte" dell'umanità

Un nuovo ultimatum arriva dagli scienziati del Bulletin of the Atomic Scientists: mancano solo 100 secondi alla “mezzanotte” dell’umanità

Anche quest’anno il Doomsday Clock (l’orologio che segna simbolicamente il tempo che resta prima dell’apocalisse) ferma le sue lancette a soli 100 secondi dalla mezzanotte: cambiamenti climatici, derive tecnologiche, minacce di armi nucleari e, non da ultimo, la pandemia di Coronavirus, stanno prosciugando il tempo a nostra disposizione sul Pianeta e ci stanno condannando verso l’inesorabile fine.

Si tratta infatti dell’orario più vicino alla mezzanotte raggiunto finora e dichiarato sia nel 2020 che nel 2021: neanche il blocco dell’inquinamento provocato dai lockdown dovuti alla pandemia, o gli impegni presi dai singoli Paesi per contrastare l’aumento delle emissioni di gas serra hanno sortito effetti nel portare un po’ più indietro le lancette del mondo.

La decisione presa non suggerisce in alcun modo che la situazione della sicurezza internazionale si sia stabilizzata – spiegano gli esperti. – Al contrario, l’Orologio rimane il più vicino che sia mai stato all’apocalisse che pone fine alla civiltà perché il mondo rimane bloccato in un momento estremamente pericoloso.

Lo speciale orologio fu creato nel 1947 dal Bulletin of the Atomic Scientists, una comunità scientifica fondata – tra gli altri – da Albert Einstein e dagli scienziati che contribuirono a sviluppare le armi atomiche: scopo dell’associazione era quello di lavorare per informare l’opinione pubblica e i politici sulle minacce all’esistenza umana create dall’uomo stesso. Negli anni è diventato un simbolo universale della vulnerabilità del Pianeta di fronte alle catastrofi ambientali provocare dall’umanità.

Nessuno cambia il mondo da solo, ecco perché dobbiamo lavorare di concerto al salvataggio del nostro Pianeta, e il ticchettio dell’orologio che corre veloce verso la mezzanotte dovrebbe fungere da pungolo per stimolare un’azione da parte di tutti. Nel 75° anniversario dalla nascita del Doomsday Clock, i suoi inventori hanno lanciato una sfida per incoraggiare le persone a comportamenti sostenibili e rispettosi dell’ambiente: basterà condividere sui social network foto e video che ispirino gli altri ad atteggiamenti volti a proteggere l’ambiente, utilizzando l’hashtag #TurnBackTheClock. Infatti se da una parte l’orologio incute paura, poiché dimostra quanto sia poco il tempo che resta all’umanità, dall’altra è fonte di speranza: non tutto è ancora perduto – possiamo ancora fare qualcosa per fermare la corsa verso l’apocalisse dell’umanità.

Oltre a fornire “un orario” per la fine dell’umanità, il Doomsday Clock elenca anche alcuni passaggi salienti che dovrebbero essere realizzati per affrontare le attuali minacce all’ambiente e portare indietro le lancette. Ecco qualche esempio:

  • I presidenti russo e statunitense dovrebbero identificare limiti più ambiziosi e globali alle armi nucleari e ai sistemi di consegna entro la fine del 2022;
  • Tutti i Paesi del mondo dovrebbero accelerare il processo di decarbonizzazione, adeguando le politiche agli impegni concreti;
  • Gli investitori privati e pubblici dovrebbero reindirizzare i fondi dai progetti sui combustibili fossili a investimenti più sostenibili e rispettosi del clima;
  • I paesi più ricchi del mondo devono fornire più sostegno finanziario e cooperazione tecnologica ai paesi in via di sviluppo per intraprendere una forte azione per il clima.

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Fonte: Bulletin of the Atomic Scientists

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