Orlando presenta il programma alla Camera: green economy, rinnovabiili e biodiversita’

Ieri il nuovo Ministro dell'Ambiente Andrea Orlando ha reso note le sue dichiarazioni programmatiche alla commissione Ambiente della Camera. Come già affermato da Orlando, acqua, lotta ai reati ambientali e al consumo di suolo saranno le priorità da affrontare nel corso del suo Ministero, ma tante sono le sfide che dovranno essere fronteggiate, tra cui quella dei rifiuti e della gestione delle emergenze

Ieri il nuovo Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando ha reso note le sue dichiarazioni programmatiche alla commissione Ambiente della Camera. Come già affermato da Orlando, acqua, lotta ai reati ambientali e al consumo di suolo saranno le priorità da affrontare nel corso del suo Ministero, ma tante sono le sfide che dovranno essere fronteggiate, tra cui quella dei rifiuti e della gestione delle emergenze.

Secondo Orlando tre sono le grandi opzioni strategiche: la green economy, le energie rinnovabili e la biodiversità, ed in particolare mirare alla progressiva modifica del modello di sviluppo verso la green economy, alla riconversione energetica e alla tutela della biodiversità. Come? Attraverso la promozione delle condizioni necessarie per a favorire l’innovazione, gli investimenti e la concorrenza che possano creare un terreno fertile per la complessiva diminuzione dell’impatto dell’attività economica sull’ambiente.

Sulla questione energetica, faccio mie quanto detto ieri dal premier, Enrico Letta intervenendo in Senato alla vigilia del vertice Ue: La priorità assoluta in campo energetico per noi resta lo sviluppo delle fonti rinnovabili” dice Orlando, secondo cui è cruciale ridurre il costo dell’energia. Una cosa è certa, per il Ministro lo strumento semplice ed efficace delle detrazioni del 55% per l’efficienza energetica, in scadeza il 30 giugno 2013, non possono essere rimesse in discussione ogni anno, ma devono essere rese permanenti ed estese all’adeguamento alle norme antisismiche.

E poi c’è il tema della biodiversità, che insieme a quello dei cambiamenti climatici, è l’emergenza più importante con cui occorre misurarsi. Secondo il Ministro la prima cosa da fare è invertire le tendenze in atto: “Per questo lavorerò per costruire una Conferenza Nazionale in tema di biodiversità, un momento importante per fare il punto sul sistema parchi e aree protette, ma soprattutto per capire meglio come le nostre straordinarie ricchezze naturalistiche, quasi ovunque intrecciate con inestimabili valori culturali, possano essere messe al centro di una politica per la crescita e lo sviluppo“.

Oltre alle strategie, si è parlato anche delle priorità legislative che sono state racchiuse attorno ai tre grandi temi già citati: l’acqua, con la necessità di un Piano nazionale di tutela e gestione della Risorsa Idrica, che introduca nella pratica l’esito del referendum; la seconda priorità riguarda la definizione di una iniziativa legislativa che ponga dei limiti al consumo di suolo in tutto il Paese, passando per il riuso di aree degradate e per la riqualificazione delle periferie urbane; e infine i delitti ambientali contro i quali occorre una riforma normativa del sistema delle sanzioni e un ampliamento dell’ambito dei delitti contro l’Ambiente, le risorse e il patrimonio naturale e paesaggistico.

Esprimiamo grande soddisfazione per l’agenda politica presentata oggi del Ministro Orlando e il modo in cui intende affrontare alcune emergenze ambientali nazionali come il dissesto idrogeologico e il consumo di suolo, due piaghe che stanno schiacciando il Paese e su cui occorre intervenire con una strategia politica e interventi precisi per dare un nuovo futuro all’Italia” ha commentato il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza. “Ma per far ciò è importante che l’agenda politica del Ministro Orlando sia condivisa anche da tutto Governo e dalla maggioranza e soprattutto che si abbia il coraggio di trasformare, una volta per tutte, i punti messi in agenda in risultati concreti, a beneficio di tutto il Paese“.

Clicca qui per visionare il documento completo del Ministero.

Francesca Mancuso

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