190 milioni di compresse di iodio anti-radiazioni sono state ordinate dall’Ufficio federale tedesco per la protezione dalle radiazioni al produttore austriaco Gerot Lannach. Lo scopo? Distribuirle in caso di disastro nucleare alla popolazione.
A dirlo l’emittente WDR che diffonde la notizia lanciata ad inizio agosto dalla stazione televisiva austriaca ORF. Un ordine talmente grosso da aver destato parecchi sospetti.
La decisione sarebbe stata presa in seguito alle indicazioni fornite dalla Commissione per la protezione dalle radiazioni, che ha deciso di adottare una nuova strategia preventiva dopo Fukushima. La Germania, dopo il disastro giapponese del 2011, aveva già deciso di sospendere man mano la produzione di energia nucleare, chiudendo entro il 2022 le centrali nucleari.
Ma a quanto pare la prevenzione non riguarda solo il territorio tedesco, è semmai una strategia protettiva caso mai, altrove, dovesse accadere qualcosa.
Strano, secondo alcuni, che accada proprio a breve distanza dall’esplosione avvenuta in Russia che ha fatto aumentare improvvisamente il livello di radioattività e strano che succeda in un Occidente prevalentemente, o forse apparentemente, contrario al nucleare.
I sospetti aumentano se si pensa a un documento come il Nuclear Posture Review riguardante la strategia nucleare degli Usa, che consente l’utilizzo di armi nucleari in caso di determinati attacchi non nucleari.
O allo stesso caso di Fukushima, che secondo il rapporto di Greenpeace Giappone “On the Frontline of the Fukushima Nuclear Accident: Workers and Children”, sta ancora causando danni dato che i livelli di radiazioni nella zona di esclusione e nelle aree di evacuazione vicine alla centrale sono 100 volte oltre il limite, quindi molto più alti di quanto affermi il governo giapponese.
Sospetti che ovviamente non provano nulla ma che fanno pensare!
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Laura De Rosa
Photo Credit: WDR