Ancora un incidente legato alle fonti fossili. Esplode una linea onshore in Nigeria, causando 12 vittime. A renderlo noto è stata Eni
Ancora un incidente legato alle fonti fossili. Esplode una linea onshore in Nigeria, causando 12 vittime. A renderlo noto è stata Eni.
Fa sapere la società che ieri durante gli interventi per riparare l’oledotto di Tebidaba-Clough Creek, c’è stata una violenta esplosione che ha coinvolto l’intera squadra di manutenzione di una società di servizio locale. In totale sono state 12 le vittime e 3 i feriti.
Eni non ha ancora accertato e reso note le cause dell’incidente, su cui stanno indagando le autorità locali.
“La società esprime le più sentite condoglianze alle famiglie coinvolte in questo tragico incidente. Ulteriori informazioni saranno rese note non appena disponibili” dice.
La linea era stata precedentemente danneggiata da atti di sabotaggio. Per questo motivo erano stati necessari dei lavori di riparazione.
Un momento tutt’altro che fortunato per la Nigeria. A fine giugno, c’è stato un altro grave incidente a Rivers State, uno dei 36 stati. In quell’occasione, era stato interessato l’impianto petrolifero Agip di Ebocha. Secondo quanto raccontato da un cittadino, Lukeson Oguchi, l’incendio è divampato alle 23 ora locale dopo una forte esplosione. Le fiamme hanno distrutto 10 case.
Il Presidente del consiglio comunale, Agostino Ahiamadu, ha detto che si trattava di una zona ad alto rischio, facendo notare che i serbatoi erano piuttosto vecchi e avevano bisogno di essere sostituiti.
Ancora vittime, ancora disastri a causa dell’oro nero.
Francesca Mancuso
LEGGI anche: