L’Oceano del Sud, come è stato chiamato dagli studiosi, è stato riconosciuto in questi giorni da una missione statunitense
L’Oceano del Sud è stato finalmente riconosciuto da un’organizzazione statunitense. Si tratta di un oceano da tempo individuato dagli scienziati, ma mai riconosciuto ufficialmente per mancanza di un accordo generale.
L’Oceano del Sud, o Oceano Antartico, è stato identificato dalla U.S. Board on Geographic Names come la massa d’acqua che di estende dalle coste antartiche fino a una latitudine di 60° Sud. I suoi confini erano stati già proposti nel 2000 dalla International Hydrographic Organization – anche se non tutte le nazioni hanno acconsentito alla sua promozione a rango di ‘oceano’.
L’acqua presente sul nostro pianeta ricopre il 71% della sua superficie ed è geograficamente diviso (e, quindi, chiamato in modi diversi). I confini fra queste regioni si sono sviluppati nel corso del tempo per numerose ragioni geografiche, culturali e scientifiche. Infatti, dal punto di vista storico finora esistevano quattro oceani: Atlantico, Pacifico, Indiano e Artico.
A lungo gli scienziati e i geografi si sono interrogati, se le acque attorno alla calotta Antartica avessero caratteristiche uniche tali da guadagnarsi un nome proprio, o se fossero semplicemente estensioni estreme degli oceani Pacifico, Indiano e Atlantico.
Chiunque sia stato lì desidera spiegare cosa sia ci sia di ipnotico in questa massa d’acqua, ma certamente tutti saranno d’accordo nell’affermare che i ghiacciai sono più blu, che l’aria è più fredda, le montagne più spaventose e il paesaggio più seducente di qualsiasi altro posto nel mondo – dice Seth Sykora-Bodie, scienziato marino presso la National Oceanic and Atmospheric Administration.
Diversamente da quanto accade per gli altri oceani, i confini dell’Oceano Antartico non sono definiti da aree di terraferma, bensì dalla corrente circumpolare antartica, che si è stabilizzata circa 34 milioni di anni fa, quando la calotta antartica si è separata dal continente sudamericano.
La corrente scorre attorno alla calotta antartica da ovest verso est, definendo con il suo passaggio il confine del nuovo oceano: al suo interno, le acque sono più fredde e leggermente meno salate rispetto alle acque degli oceani più a nord.
Il ruolo di questa corrente è molto importante: essa infatti finisce nelle acque degli oceani Pacifico, Indiano e Atlantico, contribuendo a guidare il sistema di circolazione delle acque chiamato ‘cintura trasportatrice’, che trasporta le correnti calde in tutto il pianeta. L’acqua fredda e densa che arriva dall’Oceano del Sud aiuta anche a far depositare l’anidride carbonica sui fondali marini – con un impatto cruciale sul clima terrestre.
Fonte: NOOA
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