Nuota per 40 giorni nel fiume Volta: l’impresa di una giovane attivista per mostrare il lato oscuro della fast-fashion in Ghana

Per svelare al mondo l'impatto devastante della fast-fashion negli ecosistemi del Ghana una giovane atleta e impreditrice africana ha nuotato per centinaia di chilometri, attraversando il fiume Volta

Ha percorso ben 450 km a nuoto nelle acque del fiume Volta, che bagna l’Africa Occidentale. A portare a termine l’impresa straordinaria Yvette Yaa Konadu Tetteh, giovane impreditrice agroalimentare e attivista impegnata nella lotta contro l’inquinamento tessile. La ragazza britannico-ghanese, membro onsiglio di amministrazione di The Or Foundation (che si occupa di giustizia ambientale) nuota da quando aveva quattro anni, ma per portare a termine quella missione si è allenata per ben 7 mesi.

Per 40 giorni ha nuotato con una media di 5 ore giornaliere, seguita da un catamarano a energia solare che a bordo dispone di un laboratorio scientifico per l’analisi delle acque.

Durante le varie tappe Yvette ha prelevato dei campioni d’acqua dal fiume pieno zeppo di microplastiche, coinvolgendo attivamente le persone incontrate lungo il suo tragitto.

Ghana, la grande discarica della fast-fashion

A spingerla a prendere parte alla spedizione Agbetsi Living Water è stata una motivazione molto forte: accendere i riflettori sul pesantissimo impatto della fast-fashion sugli ecosistemi – in particolare quelli fluviali – del Ghana. Non tutti sanno che il Paese africano negli ultimi anni è stato trasformato in una sorta di discarica di indumenti di seconda mano.

Soltanto nel mercato Kantamanto di Accra (capitale del Ghana) ogni settimana arrivano ben 15 milioni di vestiti provenienti dal resto del mondo.

Secondo una ricerca condotta da The Or Foundation, sarti e rivenditori riparano, riciclano e vendono milioni di questi capi d’abbigliamento, ma circa il 40% diventa si trasforma in rifiuti.

Così vengono abbandonati in discariche illegali, finendo poi per inquinare i fiumi che bagnano il Paese. Nel silenzio generale quelle microplastiche, rilasciate dagli indumenti realizzati da fibre sintetiche stanno avvelenando interi ecosistemi. In Ghana l’inquinamento tessile è ormai fuori controllo e per mostrarlo al mondo The Or Foundation ha intenzione di preparare una mappa dove vengono indicate le aree più a rischio e la tipologia di sostanze inquinanti presenti.

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Fonte: The Or Foundation/Agbetsi Living Water

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