Nucleare: via libera del CdM alla localizzazione dei siti

Via libera ufficiale alle centrali nucleari. Ieri il governo ha dato l'ok per l'individuazione dei siti che potranno ospitare gli otto reattori atomici previsti stabilendo anche i criteri per i compensi da dare ai territori che ospiteranno le centrali.

Via libera ufficiale alle centrali nucleari. Ieri il governo ha dato l’ok per l’individuazione dei siti che potranno ospitare gli otto previsti stabilendo anche i criteri per i compensi da dare ai territori che ospiteranno le centrali.

Quersti due schemi di decreti legislativi sono stati approvati dal Consiglio dei Ministri e si riferiscono, come abbiamo appena anticipato, a: “localizzazione e l’esercizio di impianti di produzione di energia elettrica e nucleare, di fabbricazione del combustibile nucleare, dei sistemi di stoccaggio, nonché misure compensative e campagne informative e al riassetto della normativa su ricerca e coltivazione delle risorse geotermiche“.

Ma dove sorgeranno le centrali? Questo si saprà solo a marzo, dopo le elezoni regionali del 21 e del 22. Da quanto si evince dalla bozza del decreto, le aree, per essere ritenute idonee ad ospitare una centrale nucleare, dovranno soddisfare “uno schema di parametri di riferimento relativi a caratteristiche ambientali e tecniche“. Schema che sarà definito dal ministero dello Sviluppo economico e da quello dell’Ambiente e dei Trasporti su proposta dell’Agenzia del nucleare. I parametri saranno comunque “popolazione e fattori socio-economici, qualità dell’aria, risorse idriche, fattori climatici, suolo e geologia, valore paesaggistico, valore architettonico-storico, accessibilità“.

Ma andiamo al secondo punto, ossia ai compensi da destinare alle aree che vedranno sorgere le centrali. Si parla di un beneficio economico su base annuale da corrispondere anticipatamente per ciascun anno di costruzione dell’impianto; l’aliquota è pari a 3.000-4.000 euro per ogni Mw sino ad una potenza di 1.600 Mw, “maggiorata del 20% per potenze superiori“.

Altre agevolazioni anche per Comuni e Province. Ad esempio, gli abitanti dei Comuni limitrofi alle centrali nucleari (ossia entro i 20 km di distanza dagli impianti), usufruiranno di sconti sulla bolletta dell’energia, sui rifiuti urbani, per l’Ici e per le addizionali Irpef e Irpeg. Non mancanto tuttavia i pareri contrari, come quello del segretario del PD Bersani che parla di “piano non fattibile e insensato“.

Francesca Mancuso

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