Nucleare: la polizia francese arresta 34 attivisti di Greenpeace per il blitz nella centrale di Fessenheim

Proseguono le proteste di Greenpeace contro il nucleare. Decine di attivisti hanno partecipato ad un blitz per occupare la centrale nucleare di Fessenheim, la più vecchia della Francia. L’obiettivo è chiederne la chiusura immediata. Gli attivisti hanno issato un enorme striscione su uno dei reattori della centrale.

Proseguono le proteste di Greenpeace contro il nucleare. 34 attivisti sono stati arrestati per aver preso parte al blitz per occupare la centrale nucleare di Fessenheim, la più vecchia della Francia. L’obiettivo è chiederne la chiusura immediata. Decine di attivisti hanno issato un enorme striscione su uno dei reattori della centrale.

“Stop Risking Europe” (“Basta mettere a rischio l’Europa”), ecco il messaggio forte e chiaro dell’associazione ambientalista per dire stop al nucleare. Il blitz è avvenuto all’alba, vicino al confine tra la Francia e la Germania. Lo scorso luglio Greenpeace aveva occupato la centrale nucleare francese di Tricastin. La nuova azione farebbe parte delle proteste per fermare i reattori nucleari in decadenza.

Le autorità hanno comunicato che nessun attivista si sarebbe spinto all’interno dell’edificio vero e proprio. Dunque la sicurezza della centrale non sarebbe stata compromessa. L’azione di protesta avrebbe avuto inizio a bordo di un furgone, per forzare l’accesso all’impianto stesso.

Ora la polizia francese avrebbe posto sotto il proprio controllo un totale di 56 attivisti, tra cui i 34 arrestati. Il presidente Hollande ha promesso di chiudere la centrale di Fessenheim entro il 2016 e di ridurre la dipendenza della Francia dal nucleare dal 75% al 50% entro il 2016. Greenpeace chiede comunque che la centrale venga chiusa immediatamente. I suoi due reattori da 900 megawatt sono attivi dal 1977.

La centrale nucleare di Fessenheim è un vero e proprio simbolo, secondo quanto dichiarato dall’attivista Cyrille Cornier. La sua chiusura potrebbe infatti indicare l’inizio di una serie di eventi analoghi in Europa, per limitare gli incidenti legati all’invecchiamento degli impianti e per rendere disponibili fondi da destinare alla transizione verso le rinnovabili. Greenpeace chiede infine al presidente Holland e alla cancelliera Merkel di unire le proprie forze per permettere all’Europa di generare maggiore energia da fonti alternative.

Segui qui la campagna di Greenpeace Nucleare: il problema senza la soluzione.

Marta Albè

Fonte foto: storify.com

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