Quella nube radioattiva che sta attraversando l’Europa: da dove viene? Quali pericoli?

Fuga di sostanze radioattive, forse originata in Russia o in Kazakistan. Una nube che ha vagato per l'Europa. A riferirlo è stato l'IRSN, l'Istituto francese di sicurezza nucleare, secondo cui non vi sono però rischi per la salute umana

Fuga di sostanze radioattive, forse originata in Russia o in Kazakistan. Una nube che ha vagato per l’Europa. A riferirlo è stato l’IRSN, l’Istituto francese di sicurezza nucleare, secondo cui non vi sono però rischi per la salute umana.

Il rutenio-106 è stato rilevato alla fine di settembre 2017 da diverse reti europee per il monitoraggio della radioattività nell’atmosfera, si trattava di pochi millibecquerel per metro cubo di aria. Le indagini dell’IRSN hanno permesso di fornire informazioni sull’origine del rilascio visto che non si avevano notizie di incidenti nucleari o fughe radioattive.

L’Istituto ha misurato livelli di rutenio-106, un nuclide radioattivo che è il prodotto della scissione di atomi che non si verifica naturalmente e ha effettuato un’analisi regolare dalle sue stazioni. Nel periodo dal 27 settembre al 13 ottobre 2017, solo le stazioni di Seyne-sur-Mer, Nizza e Ajaccio hanno rivelato la presenza di rutenio-106. Dal 13 ottobre, il rutenio-106 non è stato più presente.

I risultati delle misurazioni delle stazioni europee comunicate all’Istituto a partire dal 3 ottobre 2017 hanno confermato la presenza di rutenio 106 nell’atmosfera della maggior parte dei paesi europei. I risultati ottenuti per i periodi di campionamento dopo il 6 ottobre 2017 hanno mostrato una costante diminuzione dei livelli, attualmente non più rilevati in Europa.

Sulla base delle condizioni meteorologiche e incrociando i risultati dei vari paesi europei, l’IRSN ha effettuato simulazioni per individuare la zona di origine e valutare la quantità di rutenio rilasciato, nonché il periodo e la durata.

La mappa seguente sintetizza i risultati di queste simulazioni e conferma che la zona più plausibile si trova tra il Volga e gli Urali ma non è possibile specificare l’esatta posizione con i dati disponibili.

mappa radioattivita europa

Considerando quella zona, la quantità di rutenio-106 rilasciata stimata dalle simulazioni IRSN è molto elevata, tra 100 e 300 terabecquerel. Il rilascio, accidentale considerando la quantità liberata, sarebbe avvenuto durante l’ultima settimana di settembre 2017.

“A causa dei quantitativi liberati, le conseguenze di un incidente di tale grandezza in Francia avrebbero richiesto localmente di attuare misure di protezione delle popolazioni su un raggio di pochi chilometri intorno al luogo dell’accaduto” fa sapere l’Istituto francese.

Russia e Kazakistan dal canto loro dicono di non sapere nulla.

“Le autorità russe hanno affermato di non essere a conoscenza di incidenti sul loro territorio”, ha detto il direttore dell’IRSN Jean-Marc Peres a Reuters. Una portavoce del ministero russo delle emergenze ha dichiarato di non poter commentare immediatamente.

Secondo L’IRSN, è possibile il rutenio 106 sia stato rilasciato in un sito di trattamento del combustibile nucleare o in centro di medicina nucleare. Ha escluso un incidente in un reattore nucleare, in quanto ciò avrebbe portato alla contaminazione con altre sostanze così come un guasto a un satellite alimentato da rutenio.

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L’unica vera buona notizia è che adesso tale sostanza non è più presente nell’aria che respiriamo.

Francesca Mancuso

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