“Non vogliamo i crocieristi”: questi attivisti bloccano l’arrivo di una nave da crociera con i loro kayak

Il collettivo “Stop cruises BZH” e gli ambientalisti di Extinction Rébellion hanno impedito lo sbarco dei turisti da una nave da crociera nel porto di Concarneau, per accendere un faro sull'inquinamento causato dalle navi da turismo

Una autentica nave di lusso, con tanto di ristoranti gourmet e palazzetti dello sport, che navigherà dal Portogallo al Belgio in una decina di giorni, con diversi scali in Portogallo e Francia. Scali che porterebbero orde di turisti in giro per le città e che provocano un inquinamento senza limiti, a partire dai vari porti ospitanti.

È la Seven Seas Voyager, un mostro dei mari da 206 metri di lunghezza con a bordo 700 viaggiatori e 440 circa di membri di equipaggio.

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Nessuno la vuole, tanto che nei giorni scorsi, a bordo di piccoli kayak, una quindicina di attivisti di Extinction Rebellion e del collettivo Stop cruises BZH hanno schierato uno striscione in mezzo al porto di Concarneau, impedendo lo sbarco della nave da crociera.

Mentre il mastodonte era ancorato a circa un chilometro dal porto, i turisti dovevano sbarcare a bordo di una navetta ed essere trasportati al porto. Ma gli attivisti l’hanno impedito. Un battibecco durato almeno due ore, tanto che poi l’equipaggio della nave ha deciso di arrendersi e dirigersi finalmente verso il porto di Brest.

Quello delle navi da crociera è uno dei tanti nodi delle tematiche ambientali: capaci di avere un impatto significativo sulla qualità dell’aria, con valori di “black carbon” e biossido di azoto ben oltre i limiti di sicurezza stabiliti dall’OMS sulla qualità dell’aria, sono anche la rappresentazione classica del turismo mordi e fuggi che non fa bene alle economie locali.

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