Il giacimento di Jabiluka è uno dei più grandi depositi di uranio di alta qualità al mondo e per anni è stato sfruttato: ora non si potrà più estrarre da questo luogo considerato sacro dagli aborigeni australiani
Il recente divieto di estrazione di uranio nell’area di Jabiluka, situata nel Parco Nazionale di Kakadu, nel Territorio del Nord, è un’enorme vittoria per i diritti degli aborigeni australiani Mirrar. Questa decisione, presa dal ministro delle miniere Mark Monaghan, rappresenta un traguardo importante dopo decenni di battaglie legali da parte della comunità Mirarr, che considera Jabiluka un luogo sacro.
Il giacimento di Jabiluka è uno dei più grandi depositi di uranio di alta qualità al mondo e si trova in una zona ricca di biodiversità e cultura. Il governo australiano ha affermato che questo provvedimento riflette il rispetto per il legame storico tra le popolazioni indigene e la terra. Il primo ministro Anthony Albanese ha sottolineato l’importanza di garantire che l’area rimanga intatta, in linea con i desideri della comunità aborigena.
La scoperta di antichi utensili in pietra nei pressi del sito ha ulteriormente evidenziato l’importanza culturale e storica della zona, con testimonianze che risalgono a decine di migliaia di anni fa. Questo rinvenimento ha sottolineato il profondo legame tra il popolo Mirarr e la loro terra, custodita per oltre 60.000 anni e sottratta per l’estrazione dell’uranio.
Sempre più siti indigeni in Australia sono in pericolo
Negli anni le tensioni tra le comunità aborigene e le compagnie minerarie, come la Energy Resources of Australia, che in precedenza deteneva i diritti minerari, hanno portato a proteste pubbliche significative, come quelle del 1999 a Sydney.
Ora, con la Gundjeihmi Aboriginal Corporation che rappresenta i Mirarr, il divieto di estrazione diventa finalmente realtà, respingendo le richieste di estensione della concessione mineraria. Questo sviluppo giunge in un momento critico per la protezione dei siti indigeni in Australia, specialmente dopo episodi controversi come la distruzione dei rifugi rocciosi di Juukan Gorge nel 2020 da parte di Rio Tinto.
Purtroppo però non è finita qui perché la questione dell’estrazione mineraria e della protezione dei diritti degli aborigeni continuerà a essere un tema centrale nel dibattito politico australiano con alcuni partiti promettono di sostenere l’espansione dell’energia nucleare.
“We have always said no to this mine, government and mining companies told us they would mine it but we stayed strong and said no. Today I feel very happy that Jabiluka will be safe forever” – Yvonne Margarulahttps://t.co/8cMveAy6x8 pic.twitter.com/8sRYOVS32K
— Gundjeihmi Jabiru (@MirarrCountry) July 26, 2024
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Fonte: The Gundjeihmi Aboriginal Corporation
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