In Estonia non sarà più possibile scaricare la neve raccolta in città sui terreni in campagna, poiché contamina il suolo
La neve, nonostante l’aspetto candido e immacolato, è contaminata da inquinanti di vario tipo e diversi Paesi non sanno come gestirla dopo un’abbondante nevicata.
In Estonia, ad esempio, la neve prelevata dalle strade di Tallinn veniva scaricata nei terreni di campagna, ma ora il Governo ha deciso di vietare questa pratica per evitare la contaminazione dei suoli. La neve raccolta delle strade cittadine può infatti contenere metalli pesanti e residui petroliferi che si disperdono nel suolo.
Nel 2014, l’agenzia ambientale ha esaminato i suoli dove in genere viene riversata la neve: dagli studi è emerso che i siti presentano alti livelli di inquinamento e sarebbe necessario bonificare i terreni, ma si tratta di operazioni molto costose.
“Gli studi sull’inquinamento del suolo in queste aree hanno mostrato metalli pesanti e prodotti petroliferi nel terreno, e non in piccole quantità”, ha spiegato Tiina Vooro, capo del dipartimento della gestione del territorio.
Il governo non sembra però preoccupato tanto per la contaminazione del suolo, bensì del fatto che l’inquinamento renda difficile vendere i terreni utilizzati per stoccare la neve in eccesso e ne faccia crollare il prezzo.
La soluzione potrebbe essere quella di scaricare la neve fresca – che non ha ancora assorbito grandi quantità di inquinanti – in mare o in zone in riva al mare, in aree che non subiscono riduzione del valore dei terreni. Resta il problema della neve ricca di sostanze inquinanti, che dovrebbe essere trattata negli impianti di depurazione delle acque prima di poter essere rilasciata in ambiente.
Fonte di riferimento: ERR News
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