Nel Mediterraneo il primo vivaio galleggiante di coralli: “così li proteggiamo dallo sbiancamento e dal turismo di massa”

Nelle acque di Cipro i coralli vengono coltivati in vivai: così un progetto pioniere sta cercando di salvare i preziosi ecosistemi del Mar Mediterrano minacciati dalle ondate di calore e dalle attività umane

Un vivaio galleggiante per preservare il futuro dei coralli colpiti dalla crisi climatica e minacciati dal turismo di massa: nel Mediterraneo è stato avviato un progetto senza precedenti, che in altre parti del mondo ha già portato a risultati rincuoranti. A portare avanti l’iniziativa – finanziata dall’Ue – il Cyprus Marine and Maritime Institute (CMMI), che sta studiando la Cladocora caespitosa, il più importante corallo biocostruttore endemico del Mare Nostrum.

Ma come funziona? Il team di ricercatori ha posizionato i coralli in un vivaio fluttuante nelle acque di Cipro, in due aree marine protette nei pressi di Capo Greco (la zona più a oriente dell’Ue). Alla fine di giugno una decina di frammenti corallini sono stati attaccati su bastoncini numerati, a circa una 15 metri di profondità, e saranno monitorati mensilmente dagli esperti.

Il piano è di installare almeno un centinaio di frammenti di corallo su ogni vivaio galleggiante per questo caso di studio – ha spiegato Louis Hadjioannou, ricercatore associato presso il Cyprus Marine and Maritime Institute (CMMI). – Si tratta di uno studio pilota, quindi continueremo a monitorarli in modo sistematico. E tra un anno sapremo sostanzialmente se i coralli stanno bene nei vivai oppure no.

I vantaggi dei vivai corallini

Coltivare i coralli facendoli galleggiare li protegge dalle condizioni meteorologiche estreme e da altri pericoli. Purtroppo questi ecosistemi sono altamente minacciati dal riscaldamento globale, che sta provocando sbiancamenti di massa, oltre che dall’inquinamento e dall’overtourism.

Di livelli senza precedenti di stress da calore subiti dalle barriere coralline hanno portato il programma Coral Reef Watch della National Oceanic and Atmospheric Administration degli Stati Uniti (NOAA) ad aggiungere tre nuovi livelli di allerta per indicare lo sbiancamento delle barriere coralline.

Per salvarli diversi scienziati e attivisti sono scesi in campo pensando a soluzioni efficaci, come la coltivazione in vivai. Fra i progetti più interessanti spicca quello lanciato dal giovane Titouan Bernincot, fondatore (a soli 16 anni!) di Coral Gardeners, associazione che sta coltivando e innestando i coralli, usando le potenzialità dell’intelligenza artificiale e strumenti tinformatici per monitorarne la crescita. Finora il suo team ha ripopolato 30.000 coralli in vari vivai subacquei sparsi fra la Polinesia francese, la Thailandia e le Fiji.

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Fonti: Effective Project/Louis Hadjioannou

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