Entro il 2050 le temperature globali potrebbero salire di 3 gradi. E' la nuova previsione dell'Universtà di Oxford
Entro il 2050 le temperature globali potrebbero salire di altri 3° C. Un progetto realizzato dall’Università di Oxford in collaborazione con un gruppo di volontari guidati dal climatologo Daniel Rowlands, ha preso in esame 10.000 simulazioni climatiche e ha stabilito che un incremento di questa portata è del tutto plausibile e potrebbe verificarsi in meno di un quarantennio.
Secondo le simulazioni, la temperatura del nostro pianeta potrebbe crescere in media di 1,4 – 3°C da qui al 2050. Il team di ricerca ha incrociato i dati riguardanti diversi fattori, ed in primo luogo la concentrazione di gas serra, l’attività solare, l’albedo planetaria e il trasferimento di calore tra gli oceani e il resto della biosfera.
La ricerca è stata resa possibile anche grazie al lavoro dei volontari che hanno eseguito le simulazioni sui loro computer di casa attraverso climateprediction.net come parte del BBC Climate Change Experiment. Il modello utilizzato nel progetto è stato fornito dall’UK Met Office e il lavoro è stato sostenuto dal Natural Environment Research Council (NERC).
E i risultati sembrano non dare adito a molti dubbi. Entro questo secolo, la febbre del pianeta continuerà a salire, e lo farà ancora di più in vista del fatto che le emissioni di inquinanti continuano senza sosta. In termini di cambiamenti climatici gli esperti hanno considerato la possibilità di un nuovo riscaldamento fino a 3 gradi superiore alla media 1961-1990, entro il 2050. Non uno scenario apocalittico ma quanto di più grave è stato stimato fino ad ora dagli altri modelli, visto che evidenzia un tasso più veloce di riscaldamento rispetto al passato.
“È solo eseguendo un numero così elevato di simulazioni che si può avere maggiore precisione sull’attuale incertezza di un sistema complesso come il nostro clima” ha detto il dottor Rowlands del Dipartimento di Fisica dell’Università di Oxford, autore principale dello studio. “Il nostro lavoro è stato possibile solo perché migliaia di persone hanno donato il loro tempo da casa per eseguire queste simulazioni“.
Il dottor Ben Booth, Senior Climate Scientist del Met Office Hadley Centre, altro autore dello studio, ha aggiunto: “Ci sono stati notevoli sforzi nell’ambito della comunità internazionale per quantificare e capire le conseguenze delle incertezze del clima per le proiezioni future. Forse lo sforzo più ambizioso fino ad oggi è questo lavoro“.
Ma non tutti sono concordi con tale previsione. Julian Hunt, climatologo dell’University College di Londra, ha illustrato alla BBC qualche perplessità riguardo ai confronti tra le temperature dei continenti e quelle degli oceani. Mentre infatti le prime sono in apparente aumento, le seconde vanno incontro a fluttuazioni decennali, poco considerate finora.
In ogni caso, che il clima sia investito da un globale aumento delle temperature non è in discussione, sebbene risulti ancora difficile fare previsioni attendibili al 100%.
La ricerca è stata pubblicata su Nature Geoscience.
Francesca Mancuso