Sembra una discarica a cielo aperto, invece sono i Navigli milanesi, all’altezza di via Sant'Abbondio e sono coperti da rifiuti di ogni tipo: dalla plastica all’arredamento.
Sembra una discarica a cielo aperto, invece sono i Navigli milanesi, all’altezza di via Sant’Abbondio e sono coperti da rifiuti di ogni tipo: dalla plastica all’arredamento.
Bottiglie, palloni, contenitori di plastica di ogni tipo e ancora cannucce fino a tavoli e divani e il tutto proprio dove il fiume Lambro incrocia il Naviglio. Un’isola di plastica che di certo non è un’attraente cartolina per i turisti costretti a vedere uno scempio del genere.
Non sono, dunque, solo i mari ad essere inquinati con la catastrofica profezia che nel 2050 negli oceani ci sarà più plastica che pesci, ma anche altri luoghi con conseguenze disastrose sulla fauna e flora locale. Pesci e uccelli muoiono soffocati dall’inquinamento e la situazione va avanti da anni.
Chi è di Milano o ci vive fa i conti ogni anno con queste discariche: non a caso da novembre a febbraio, i Navigli sono messi in secca oltre che per la manutenzione anche per fronteggiare questa emergenza.
Ma in generale, ogni volta che ci troviamo in assenza di precipitazioni, questo è lo scenario che viene fuori, una vera e propria bomba ecologica.
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Dominella Trunfio
Foto: @Fotogramma