Sulle navi da crociera a Venezia, Banksy aveva ragione…

L’incidente nel canale della Giudecca a Venezia dove una nave da crociera ha colpito un battello portando al ferimento di quattro persone, riaccende i riflettori sul passaggio delle grandi navi all’interno della laguna.

L’incidente nel canale della Giudecca a Venezia dove una nave da crociera ha colpito un battello portando al ferimento di quattro persone, riaccende i riflettori sul passaggio delle grandi navi all’interno della laguna.

Appena qualche settimana fa, a parlare del problema delle navi da crociera a Venezia era stato Banksy con la sua opera. Il 22 maggio l’artista la cui identità continua ad essere sconosciuta, pubblicava un video in cui veniva allontanato dalla polizia municipale perché non aveva l’autorizzazione per esporre in strada.

La sua installazione era appunto l’immagine di una grande nave da crociera che passava tra gondole e piccole imbarcazioni. Il titolo dell’opera “Venice in Oil”, denunciava il traffico delle navi da crociera in uno scenario tanto magico.

banksy venezia oil

Adesso, dopo l’incidente nel canale della Giudecca, la sua installazione diventa più attuale che mai. La Msc Opera era andata a sbattere contro la banchina a San Basilio-Zattere speronando il battello fluviale River countess che vi era ormeggiato. Tra le ipotesi delle cause dell’incidente un’avaria o la rottura del cavo d’acciaio utilizzato da uno dei rimorchiatori della Msc.

Il video dell’incidente:

 

“L’incidente di oggi al porto di #Venezia dimostra che le #grandinavi non devono più passare dalla Giudecca. Dopo tanti anni di inerzia, finalmente siamo vicini ad una soluzione definitiva per tutelare sia la laguna che il turismo”, ha twittato il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli.

Secondo fonti ministeriali, nei prossimi giorni, si cercherà di tirare le somme per trovare una soluzione definitiva entro il mese di giugno. La misura prevede di allontanare le grandi navi da crociera dal canale della Giudecca e da San Marco.

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