Nave da crociera in avaria a Venezia: tanta paura e aria irrespirabile

Si è fermata a due passi dalla suggestiva isola della Giudecca, a Venezia. La nave da crociera Marella Discovery 2 a causa di un'avaria ieri pomeriggio ha fatto tremare turisti e veneziani

Si è fermata a due passi dalla suggestiva isola della Giudecca, a Venezia. La nave da crociera Marella Discovery 2 a causa di un’avaria ieri pomeriggio ha fatto tremare turisti e veneziani.

In uscita dal capoluogo lagunare, la nave, trainata dai rimorchiatori, è stata costretta a rientrare al terminal della Stazione Marittima a causa di un guasto ai motori. “Odore acre e l’aria irrespirabile”, fumi, rumori. La popolazione si è trovata ad assistere per l’ennesima volta a tutto questo, a respirare aria malsana e a temere il peggio.

La Marella Discovery 2 della Tuj non è di certo una barchetta con le sue 40mila tonnellate, i suoi 264 metri di lunghezza e i 37 di larghezza. Una volta accortosi del problema, il comandante ha attivato la procedura di emergenza per rientrare, così la nave è stata ricondotta dai rimorchiatori in Marittima intorno alle 19.30.

Secondo quanto ha riferito il comitato No Grandi Navi a Venezia Today, “per oltre 30 minuti la nave Marella Discovery 2 è rimasta con i motori in avaria, ferma nel canale della Giudecca. Impressionante quando, con il vento, la poppa della nave si è avvicinata pericolosamente alla riva delle Zattere, puntando la prua verso la Giudecca e costringendo vaporetti e altre imbarcazioni a manovre eccezionali. D’urgenza è intervenuto un terzo rimorchiatore per riportare la nave in porto di poppa. Ciò che è accaduto dimostra che abbiamo ragione e che la violenza del passaggio delle grandi navi in laguna deve cessare”.

Quanto accaduto ha riacceso le polemiche, mai sopite, sulla presenza di navi di grandi dimensioni, come quelle da crociera, a Venezia.

In un tweet il comitato, che da anni lotta per fermare l’ingresso di questi inquinanti grattacieli del mare nella città lagunare, ha condiviso il video dell’avaria, chiedendo di fermare tutto questo:

Per il 10 giugno, il comitato aveva già in programma una giornata di mobilitazione per tornare a chiedere l’estromissione delle navi da crociera da Venezia.

“Non dobbiamo aspettare il disastro, per prendere l’unica decisione sensata: allontanare le navi dalla città. È troppo delicata e fragile e queste navi sono troppo grandi, pericolose. Sono fatte per navigare in mare, non in mezzo alle città, e in mare devono restare”.

Al momento, l’unica magra consolazione è racchiusa in un algoritmo che dal 1° luglio deciderà quali grandi navi da crociera potranno ormeggiare a Venezia. Introdotto da un’ordinanza della Capitaneria di porto, l’algoritmo metterà in relazione il combustibile usato dalle caldaie della nave, la forma dello scafo e lo spostamento d’acqua, l’onda generata, il dislocamento. Ciò permetterà di lasciare fuori dalla Laguna il 15% delle navi da crociera.

Intanto i colossi del mare continuano a fare il loro pesante ingresso a Venezia… E non sembra che al momento si sia vicini al loro addio alla città.

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Francesca Mancuso

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