Nave Costa Concordia: ripartono le operazioni di recupero

Sono riprese oggi le operazioni di pompaggio del carburante dai serbatoi della sala macchine. I lavori al Giglio erano stati sospesi sabato scorso per via delle avverse condizioni meteo

Costa Concordia. Sono ripartite oggi le operazioni di recupero del carburante dalla nave arenata a due passi dall’Isola del Giglio. I lavori erano stati bloccati lo scorso 17 marzo per via delle condizioni meteo e dei forti venti che si sono abbattutti sull’isola dell’arcipelago toscano.

Sabato scorso, infatti, a causa del peggioramento delle condizioni marine, le operazioni di recupero del carburante erano state temporaneamente sospese. I tecnici delle società Smit Salvage e Neri sono stati costretti a riportare il pontone Meloria in porto dopo le operazioni di defueling che avevano già consentito il recupero, dai serbatoi della sala macchine, di 49 metri cubi di idrocarburi sui circa 300 restanti. A rivelarlo è stata la protezione civile, in una nota.

Questa mattina però i tecnici hanno riavviato le operazioni riposizionando il pontone di fronte alla parte centrale della Concordia e stanno continunando ad estrarre il carburante ancora racchiuso all’interno del relitto. Si tratta di uno degli interventi più complessi visto che il carburante si trova nella sala macchine, l’area meno semplice da raggiungere.

A causa del maltempo, anche il personale subacqueo delle forze operative presenti sull’isola era rimasto a terra e non era riuscito nel corso del weekend, ad effettuare le immersioni di routine volte al monitoraggio dei marker che registrano i movimenti dello scafo. Sospese anche le immersioni del R.O.V., il robot che scandaglia le acque e l’imbarcazione.

Ma oggi grazie al miglioramento delle condizioni meteo, le operazioni sono ripartite e i tecnici delle società Smit Salvage e Neri hanno già effettuato i lavori propedeutici al pompaggio del carburante rimasto nei serbatoi della sala macchine.

E la Protezione civile in una nota ha confermato che si è svolta l’ordinaria attività di sopralluogo e assistenza in mare della Capitaneria di Porto. Anche il personale subacqueo della Capitaneria e della Polizia di Stato ha ripreso le quotidiane immersioni per il monitoraggio dei marker che valutano i movimenti della nave. Non sono emerse anomalie riguardanti la sua posizione né perdite di carburanti durante le operazioni di recupero.

Francesca Mancuso

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