La Vespa Velutina rappresenta un pericolo sia per l'uomo che per la biodiversità. Scopriamo come riconoscerla e come individuare il nido primario.
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Con la primavera torna l’incubo della Vespa Velutina, meglio conosciuta come calabrone asiatico o killer, un insetto che rappresenta una grave minaccia sia per la biodiversità che per l’uomo. Per evitare di essere invasi da queste pericolose vespe è meglio correre ai ripari e controllare l’eventuale presenza di nidi per poi distruggerli. Scopriamo come riconoscere il calabrone asiatico e soprattutto in che modo e dove individuare il nido primario realizzato da questi insetti.
Come riconoscere la Vespa Velutina
Imparare a riconoscere il calabrone asiatico è fondamentale per proteggersi. Negli ultimi anni questa specie si è diffusa principalmente in Regioni come la Liguria e il Piemonte, mettendo a rischio l’apicoltura italiana, visto che si nutre principalmente di api. I danni provocati da questo insetto sono numerosi e non sono connessi soltanto alla mortalità delle api, ma anche allo stress causato alla colonia di questi insetti impollinatori che azzerano l’attività di volo, arrivando al collasso.
Ogni Vespa Velutina può arrivare a catturare e a uccidere un’ape ogni 10 secondi. Oltre a rappresentare un enorme rischio per la natura, il calabrone asiatico può essere anche molto pericoloso per l’uomo. Infatti una puntura può provocare uno shock anafilattico ed essere addirittura letale.
È importantissimo, quindi, saper riconoscere la Vespa Velutina, senza confonderla con il calabrone comune. Le Vespe Velutine presentano zampe scure, tranne le estremità di colore giallo. La parte frontale della testa è di colore giallo aranciato, mentre le antenne sono nere. Le vespe regine possono raggiungere una dimensione di circa 4 cm.
Come riconoscere i nidi di Vespa Velutina
Ma dove costruiscono generalmente i nidi questi pericolosi insetti?
“In tutto ciò che può rappresentare un riparo: capanne, casette in giardino, cassette di avvolgibili e persino in blocchi di cemento” spiega l’apicoltore francese Jean-Luc Herrouin, esperto di calabroni asiatici.
Le vespa fondatrice della colonia inizia a costruire il nido primario tra l’inverno e la primavera. Per quanto riguarda la forma del nido primario, questo è sferico e cavo e ha le dimensioni di un’arancia. Verso la fine di maggio, ovvero quando la colonia sarà più grande, i calabroni asiatici migrano per costruire un altro nido più grande, a forma di patata, spesso i cima agli alberi.
“Un nido (estivo) può ospitare 4.000 calabroni e 150 regine. Regine che, l’anno successivo, costruiranno altri nidi. La loro crescita è esponenziale.” aggiunge Herrouin.
Come (e quando) realizzare una trappola efficace
I calabroni asiatici si nutrono principalmente di proteine, per questo sono ghiotte di api. Per proteggere questi preziosi impollinatori è possibile realizzare delle trappole, costruite appositamente per la Vespa Velutina.
L’apicoltore francese Herrouin consiglia di ritagliare una bottiglia di plastica in due parti ed effettuare almeno due buchi in modo che possano fuoriuscire insetti più piccoli. Il fondo della bottiglia va riempito con una miscela a base di un terzo di vino bianco, un terzo di birra e un altro terzo di succo di frutti rossi. Si tratta, infatti, di un mix che riesce ad attirare molto facilmente i calabroni asiatici, che una volta giunti nella bottiglia vi annegano.
Tuttavia, può capitare che vengano attratti anche altri insetti che non rappresentano un pericolo per la biodiversità e per l’uomo, come le mosche e le vespe comuni. “Non tutti i sistemi di cattura sono virtuosi e selettivi” sottolinea Herrouin. Ecco perché sarebbe meglio usare queste trappole nel periodo compreso tra l’1 aprile il 15 maggio per preservare la biodiversità. In alternativa, si consiglia di contattare il proprio comune o una ditta specializzata per rimuovere il nido in sicurezza, senza nuocere ad altri preziosi insetti.
Fonte: Ouest-France/Stop Velutina
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