Turista morta sul Sentiero degli Dei: le regole da rispettare per un trekking sicuro

In Costiera Amalfitana, sul Sentiero degli Dei, nei giorni scorsi ha perso la vita, in un incidente, una turista finlandese di 21 anni. Il percorso che dai Monti Lattari arriva fino al mare, come molti altri, non è un sentiero per tutti né una passeggiata da fare con gli infradito

Trekking bello sì, ma attenzione. La morte della ragazza finlandese sul Sentiero degli Dei che, in Campania, da Agerola arriva fino a Positano (ma, per chi vuole, il percorso è ad anello e si può tornare indietro), regalando scorci meravigliosi della Costiera Amalfitana, ha riaperto il capitolo della sicurezza di quanti vanno per sentieri.

Siamo sempre ben equipaggiati? Siamo sempre sicuri di essere in grado di affrontare simili camminate? Sembra, infatti, che in molti sottovalutino la questione, presi – a giusta ragione – dal desiderio di essere a contatto con una natura spesso incontaminata e – purtroppo anche – di riprendere scorci decisamente instagrammabili, da postare e ricevere like.

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Ma attenzione, non sempre e non tutti i sentieri da trekking possono essere percorsi da chiunque. E non solo: chi lo fa, deve tenere a mente alcune regole basilari.

Le regole da seguire per un trekking sicuro

  • Studiare bene il percorso e le carte geografiche: è fondamentale verificare la lunghezza del percorso stabilendo la partenza e l’arrivo e controllando la difficoltà e il dislivello. Abbiate cura di scegliere un itinerario compatibile con la vostra preparazione fisica
  • Leggere le guide cartacee
  • Uscire con una guida esperta di quella zona
  • Controllare il meteo
  • Avvertire familiari e/o conoscenti sul luogo in cui si va
  • Abbigliamento comodo e scarpe adatte
  • Rispettare la natura e non oltrepassare eventuali divieti
  • Mettere tutto il necessario in uno zaino

Cosa non fare assolutamente:

  • non indossare infradito
  • non fare camminate sotto al sole cocente senza acqua o nella neve senza attrezzatura
  • non fidarsi esclusivamente delle app che, sì riportano tutti i percorsi (ma a volte anche quelli non  esistenti), ma senza le adeguate informazioni sulla loro concreta percorribilità

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