L’affascinante e spaventoso fenomeno dello tsunami di nebbia

E' conosciuto come "tsunami di nebbia", un fenomeno metereologico a cui il continente europeo non è abituato, ma con cui ha fatto i conti la Cornovaglia nei giorni scorsi. 

È conosciuto come “tsunami di nebbia”, un fenomeno metereologico a cui il continente europeo non è abituato, ma con cui ha fatto i conti la Cornovaglia nei giorni scorsi. Il 6 agosto scorso, infatti, un muro di finissime goccioline d’acqua è apparso sul mare da un cielo apparentemente sereno sul promontorio Land’s End, in Inghilterra. Ma di cosa si tratta? A cosa è dovuto?

Gli tsunami di nebbia avvengono normalmente di diverse regioni del mondo e si verificano quando l’aria calda della terra incontra quella più fredda che si trova sopra l’acqua. Nel 2010 si era verificato uno spaventoso fenomeno in Florida (Usa), nel 2013 nell’isola canadese Grand Manan e nel 2014 sul Lake Michigan (Usa) solo per citare tre episodi relativamente recenti.

Ma stavolta si è verificato nel nostro continente, in Inghilterra, dove non si era mai visto e che per questo ha spaventato a morte chi si è trovato lì in quel momento. In realtà piuttosto innocuo (vento a parte), è comunque difficile da riconoscere sul momento (soprattutto per chi non lo ha mai sperimentato), visto che può sembrare il ben più pericoloso tsunami d’acqua.

Lo tsunami di nebbia è “l’incontro delle fredde acque costiere del Golfo del Messico e uno strato più umido e caldo di aria sopra di essoaveva spiegato il meteorologo Morgan Palmer riferendosi all’episodio del 2015 in Florida – Le temperature dell’acqua nelle zone costiere vanno da 58 a 62 gradi e con i venti meridionali e sud-occidentali, assistiamo ad aria calda e molto afosa trasportata da regioni più calde. Proprio quando quell’aria si avvicina alla costa, attraversa le fredde acque”.

Ed è allora che l’acqua più fredda tende a portare ad una temperatura più bassa l’aria immediatamente sopra di essa. Anche se la differenza è di pochi gradi, questo incontro “improvviso” è in grado di portare l’aria umida al punto di rugiada o comunque molto vicino ad esso.

“Il punto di rugiada è la temperatura alla quale il vapore acqueo di un “blocco” (una sorta di scatola immaginaria) si condenserà, formando nebbia” continuava Palmer. In questo caso il “blocco” è il sistema formato da aria e acqua che si sono incontrate. Quando questo accade si forma l’ammasso di nebbia, che può anche essere enorme e che sarà spinto dal vento a velocità variabili.

Tsunami di nebbia Lake Michigan, 2014

Questa temperatura è chiamata punto di rugiada perché è anche quella alla quale l’aria umida si condensa su un oggetto, formando la bellissima rugiada che a volte vediamo sulle foglie degli alberi al mattino.

La stranezza, stavolta, è che si sia verificato in Inghilterra dove non era mai successo perché non si erano mai create le condizioni climatiche adatte. “Si muoveva molto velocemente sul mare e sopra di noi; non era qualcosa che avevo visto prima” riferisce Dan Bourne, 35 anni, che ha assistito al fenomeno.

L’Inghilterra (come altri Paesi nordici) sta vivendo in questo periodo un’ondata di calore piuttosto anomala in questi giorni, che sta provocando diversi disagi agli abitanti e che è la responsabile dello tsunami.

Tsunami di nebbia Grand Manan, 2013

È chiaro che tutto questo impensierisce i climatologi soprattutto perché il nostro Pianeta sta registrando picchi record di innalzamento delle temperature. Anche eventi come questo non fanno che rendere più pessimistiche le previsioni a medio e lungo termine sul destino della Terra (e dei suoi abitanti).

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Roberta De Carolis

Foto di copertina: Tsunami di nebbia in Cornovaglia

Credits: Dan Bourne / Magnus News via Express

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