Assorbe la luce blu e poi la riflette come un colore diverso: il verde, il rosso e anche l'arancio. A fare tutto ciò è una tartaruga che vive nei pressi delle Isole Salomone, nel Pacifico. Secondo le prime notizie, potrebbe essere il primo rettile biofluorescente, in grado cioè di emettere una luce, non semplicemente di rifletterla. Ma per farlo deve essere illuminata da una luce blu
Assorbe la luce blu e poi la riflette come un colore diverso: il verde, il rosso e anche l’arancio. A fare tutto ciò è una tartaruga che vive nei pressi delle Isole Salomone, nel Pacifico. Secondo le prime notizie, potrebbe essere il primo rettile biofluorescente, in grado cioè di emettere una luce, non semplicemente di rifletterla. Ma per farlo deve essere illuminata da una luce blu.
Da non confondere con la bioluminescenza, in cui un organismo produce luce propria grazie a una reazione chimica o tramite batteri. Al contrario, la biofluorescenza è una caratteristica passiva dell’animale, che non può attivarla quando vuole. Queste creature hanno la caratteristica di assorbono la luce UV e di riemetterla attraverso colori diversi.
Scoperta dal biologo ed esploratore del National Geographic David Gruber della City University di New York, la rara tartaruga è stata immortalata da una speciale macchina fotografica.
“Studio le tartarughe da molto tempo e non credo che nessuno ne abbia mai vista una così” ha raccontato Alexander Gaos, direttore dell’Eastern Pacific Hawksbill Initiative.
In questo momento, gli scienziati non sono sicuri del fenomeno alla base della biofluorescenza nella tartaruga. Dopo aver giocato con la luce per qualche minuto, la tartaruga ha iniziato a nuotare via e gli scienziati non l’hanno seguita visto che si tratta di delle specie più minacciate e protette al mondo.
Gruber ha rivelato il National Geographic che il rosso sulle tartarughe potrebbe essere causato dalle alghe che probabilmente crescono sul loro guscio, dando vita una sorta di strategia di camuffamento. Sembrava una “brillante astronave rossa e verde,” ha ironizzato lo scienziato.
Il passo successivo sarò quello di scoprire se anche le tartarughe di altri habitat hanno anche la stessa capacità, e cercare di capire come riescono ad emettere luce da un punto di vista chimico. È possibile che esse mangino un composto biofluorescente.
Sono circa 180 le specie di pesci e altre creature marine che hanno questa capacità di illuminarsi di rosso e verde se colpiti da luce ultravioletta.
Quasi magia.
Francesca Mancuso
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