Moria di api in un apiario del Bresciano. Migliaia di impollinatrici uccise da una miscela fatale di prodotti fitosanitari. A rivelarlo le analisi chimiche condotte dall'Agenzia di Tutela della Salute di Brescia dopo la denuncia presentata dall'apicoltore
Sarebbero migliaia le api trovate morte da un apicoltore di Gussago, in provincia di Brescia. Delle 10 colonie di uno dei suoi apiari, quasi la metà è stata interessata da una moria di massa. Tutte le bottinatrici, le api operaie adulte, sono state uccise. Un fenomeno non nuovo, ma che agli occhi dell’apicoltore è sembrato questa volta piuttosto strano.
Da circa 8 anni in questo apiario, collocato in zona pedecollinare e circondato da vigneti, ho riscontrato durante anni piovosi, fenomeni contenuti di moria ma non gravi da determinare lo spopolamento degli alveari”
L’apicoltore ha perciò deciso di sporgere denuncia al servizio veterinario dell’ATS di Brescia e richiedere delle analisi sui corpi delle api. Il triste evento si è verificato tra aprile e maggio 2023 nelle colline di Franciacorta e ora, grazie agli accertamenti svolti, si sa esattamente cosa si nasconde dietro a questa strage di api: pesticidi.
Dagli esami è infatti emersa la presenza di tre sostanze: Spiroxomina, Metalaxyl-m, Diphenylamine. A raccontarlo con non poca amarezza è lo stesso agricoltore sul suo profilo Facebook, il quale ha chiesto i rapporti di prova delle analisi.
Mentre la prima e la seconda sostanza sono fungicidi oidio della vite e agenti patogeni, ritenuti però non letali per le api, l’ultima potrebbe risultare particolarmente pericolosa in quanto non ne si conosce la tossicità per gli impollinatori.
Si tratta di “una sostanza utilizzata come regolatore di crescita delle piante, fungicida e insetticida, non approvato in Europa. Di questo prodotto mancano i dati di tossicità per le api mellifere” spiega l’apicoltore. I tre prodotti fitosanitari, insieme, avrebbero avuto l’effetto cocktail in una miscela fatale per gli insetti pronubi.
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Ora che la denuncia è stata presentata, l’ATS di Brescia provvederà a effettuare controlli dei trattamenti utilizzati dai coltivatori limitrofi all’apiario colpito.
Difficile allo stato dell’arte venire a capo delle cause e delle responsabilità ma ribadisco che dobbiamo alzare il livello di attenzione perché le criticità che abbiamo nell’ambiente non vanno sottovalutate ne ignorate” conclude l’apicoltore.
Fa rabbia pensare che questa strage di api si sia verificata in un “Comune Amico delle Api”, iniziativa a cui il Comune di Gussago aveva aderito nell’autunno dello scorso anno. Molti cittadini si augurano che l’amministrazione si costituisca parte civile.
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Fonte: Mauro Delbarbi/Facebook
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