Rifiuti ed inquinamento vanno infatti a colpire le zone costiere di diverse località del mondo, rendendole non balenabili a causa dei rifiuti abbandonati sconsideratamente sulle loro spiagge o trasportati dalle acque e di altri fattori che ci coinvolgono da vicino. Alcune in maniera drammatica.
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Lo scorso anno vi avevamo presentato le 10 spiagge più strane e colorate del mondo, delle vere e proprie meraviglie della natura, dei paradisi terrestri fortunatamente non ancora minacciati dalle attività dell’uomo, la cui bellezza straordinaria è evidente semplicemente osservandone le fotografie. Esiste però purtroppo il rovescio della medaglia.
Rifiuti ed inquinamento vanno infatti a colpire le zone costiere di diverse località del mondo, rendendole non balenabili a causa dei rifiuti abbandonati sconsideratamente sulle loro spiagge o trasportati dalle acque e di altri fattori che ci coinvolgono da vicino. Alcune in maniera drammatica.
Port Philip Bay – Australia
La spiaggia di Port Philip Bay, a Melbourne, in Australia è purtroppo caratterizzata dal sopraggiungere di ondate di rifiuti fin dal 2005. Ai granelli di sabbia si alternano soprattutto siringhe e cocci di vetro, secondo quanto riportato dal quotidiano australiano The Herlad Sun. Finché tale situazione persisterà, la spiaggia non sarà ritenuta adatta per la balneazione, ma pare siano in corso provvedimenti per l’attuazione di una sua completa pulizia. Le acque circostanti non sono state ritenute adatte all’effettuazione di competizioni sportive acquatiche da parte dell’EPA (Environmental Protection Agency). Ciò ha portato alla cancellazione del Super Sprint Gatorade Triathlon Series, appuntamento che era previsto presso Port Philip Bay a fine 2012.
Haina Beach – Repubblica Domenicana
Questa spiaggia, situata nella Repubblica Domenicana, è purtroppo considerata una vera e propria Chernobyl, a causa dell’elevata presenza di piombo nel suolo, causato da un ex impianto americano dedicato al riciclaggio delle batterie delle automobili. Negli anni ’90 la popolazione della zona aveva mostrato segni di avvelenamento causato dal piombo, per via della sua eccessivamente elevata concentrazione nel sangue, ritenuta in grado di causare danni neurologici, soprattutto nei bambini.
Doheny State Beach – California
Nelle acque che lambiscono la spiaggia di Doheny State Beach, in California, la balneazione è vietata ed evidenti cartelli segnaletici lo rammentano ai turisti. L’associazione Heal the Bay è giunta ad un simile provvedimento dopo aver riscontrato nelle acque una eccessiva concentrazione di batteri fecali.
Chowpatty Beach – India
Chowpatty Beach si trova a Mumbai, in India. La spiaggia è purtroppo ricoperta di rifiuti provenienti da imbarcazioni e riversati su di essa dall’azione delle correnti marine. La condizione delle acque circostante, già inquinate da essi, si è aggravata nell’agosto dello scorso anno, a causa del rovesciamento in mare di 60 mila tonnellate di carbone provenienti dall’imbarcazione cargo MV Rak.
Marunda Beach – Indonesia
Marunda Beach, a Jakarta, in Indonesia, nel corso degli anni ha proseguito ad attirare turisti locali e pescatori nonostante gli spessi ed impressionanti strati di rifiuti che la ricoprono e che galleggiano sulla superficie delle acque che la lambiscono. La stessa attività di pesca è stata compromessa a causa dei rifiuti, rendendo impossibile ai pescatori di individuare la presenza di pesci, la cui vitalità resta purtroppo in ogni caso compromessa proprio per via dell’ dell’inquinamento.
Odaiba Bay – Giappone
Odaiba è un‘isola artificiale della baia di Tokyo. La sua bellezza è indiscussa, ma nuotare nelle sue acque era stato proibito nel 2003 a causa dell’elevata concentrazione di materiale fecale umano e di batteri individuata dagli esperti.
Blackpool Beach – Gran Bretagna
Le spiagge del Regno unito non rappresentano forse una delle località turistiche che attirano maggiormente i turisti, ma a quanto pare Blackpool Beach è una delle spiagge maggiormente violate della zona, a causa dei comportamenti scorretti di coloro che la frequentano, che non resisterebbero alla tentazione di abbandonarvi i propri rifiuti.
Repulse Bay – Hong Kong
Repulse Bay è stata soprannominata “Repulsive Bay” per via dell’inquinamento causato dalle opere di costruzione effettuate nelle sue immediate vicinanze, che portano all’accumulo nelle acque di sostanze in grado di minacciare l’ecosistema marino e di provocare odori sgradevoli che non possono che tenere a distanza i turisti. La spiaggia in questione è situata in Cina, ad Hong Kong.
Huntington Beach – California
Si tratta di una delle spiagge più frequentate dai turisti in California, primi ed unici responsabili degli accumuli di rifiuti che vengono spesso individuati in questo vero e proprio paradiso per i surfisti. Ciò che preoccupa maggiomente gli esperti è però il fatto che dal 1998, con una certa ciclicità, molti surfisti avvertano malori fisici dopo aver trascorso del tempo nelle acque circostanti. Si teme che ciò possa essere dovuto all’inquinamento acquatico causato dalle attività industriali della zona.
Seminyak Beach – Bali
Seminyak Beach si trova a Bali, località turistica nota per i suoi magnifici panorami, ma purtroppo non immune dall‘inquinamento causato dai rifiuti urbani‘inquinamento causato dai rifiuti urbani, dalle sostanze chimiche e dai materiali di scarto provenienti dalle attività industriali ed agricole, oltre che dalle acque di scarico delle fognature.
Marta Albè
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