In Patagonia un team di scienziati ha trovato i resti fossili di un enorme dinosauro carnivoro, appartenente alla famiglia dei megaraptor
Snello ma forte, con una lunga coda usata come timone e zampe agili. In Patagonia un team di scienziati ha trovato i resti fossili di un enorme dinosauro carnivoro, appartenente alla famiglia Megaraptoridae, il più grande dei megaraptor mai osservato.
La sua scoperta ha fatto esultare i ricercatori coordinati da Fernando Novas del Museo di Scienze Naturali Bernardino Rivadavia: grazie alle sue dimensioni, quello scoperto in Argentina potrebbe essere uno dei dinosauri più grandi mai individuati. Ma non solo. Ha anche un altro primato: i suoi resti risalgono al Cretaceo, probabilmente a circa 70 milioni di anni fa e sono i più recenti mai trovati fino a oggi. Si tratta quindi dell’ultimo esemplare di megaraptor mai scoperto.
A marzo scorso è partita una campagna paleontologica nel sud dell’Argentina. Il team di quasi 40 persone era composto da membri del Laboratory of Comparative Anatomy and Evolution of Vertebrates, guidato dal paleontologo Dr. Fernando Novas, insieme a colleghi della divisione Paleobotanica del museo, nonché da colleghi giapponesi dal Museo Nazionale di Tokyo, dall’Università di La Plata e dall’Università di Buenos Aires. La destinazione era Estancia La Anita, nel sud-ovest della Provincia di Santa Cruz, dove sono emersi sedimenti di 70 milioni di anni. Per quasi un mese, il gruppo ha esplorato l’area ed ha estratto un gran numero di fossili. Tra tutti questi, a destare scalpore sono stati i resti di un enorme dinosauro carnivoro.
I ritrovamenti avvenuti all’Estancia La Anita hanno permesso di scoprire una nuova specie di megaraptor, che conviveva con il noto Isasicursor, un ornitopode scoperto dagli scienziati argentini lo scorso anno.
Identikit dei Megaraptor
I Megaraptor erano un gruppo di cacciatori straordinari che popolavano il Sud America, l’Asia e l’Australia durante il Cretaceo. Questi predatori erano caratterizzati da uno scheletro snello e leggero, una lunga coda sicuramente usata per mantenere l’equilibrio e spostarsi e gambe lunghe e muscolose, in grado di fare lunghe falcate durante la corsa. Tuttavia, la cosa più sorprendente dei Megaraptor erano i loro enormi arti. Erano lunghi e dotato di artigli delle dimensioni di circa 35 centimetri.
Ciò lascia intuire che fossero le braccia le armi principali di questi dinosauri durante la caccia, non le loro mascelle, a differenza del Velociraptor o del Tyrannosaurus rex. Di conseguenza tali imponenti creature erano più agili del temibile T-Rex. Essi si nutrivano di erbivori chiamati Ornithopods. Si trattava di piccoli animali bipedi, con scheletri agili, che vivevano in gruppi.
Questa nuova specie di carnivoro rappresenta una delle più grandi della famiglia, perché sarebbe stata lunga 10 metri, ma a sua volta, rappresenta anche uno dei record più moderni. Ciò implica che i Megaraptor facessero parte degli ecosistemi della fine dell’Era dei dinosauri, un fatto finora non noto.
“Ora possiamo sapere che, sotto enormi conifere e piante fiorite (Angiosperme) e tra le zampe di un colossale sauropode che scacciava via uccelli e piccoli mammiferi, un enorme carnivoro stava scappando cercando di raggiungere una famiglia di isasicursori, cercando così di procurarsi la sua preda del giorno” spiegano gli scienziati.
La scoperta permetterà agli scienziati di saperne di più sulla storia dei dinosauri e sulla loro evoluzione.
Fonti di riferimento: Museo Argentino di Scienze naturali
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