Così hanno salvato “lo Yosemite del Sud America” (un paradiso naturale che rischiava di diventare una meta turistica)

La Valle di Cochamó nel Cile Centrale è un gioiello naturale che era minacciato dallo sviluppo. Dopo una battaglia durata anni, gli attivisti di Puelo Patagonia sono riusciti a salvarla dal rischio che diventasse una meta turistica

La storia della Valle di Cochamó nel Cile centrale è una testimonianza sorprendente di come la passione e la determinazione possano salvare un gioiello naturale minacciato dallo sviluppo. In un’epoca in cui le terre ecologicamente sensibili sono sempre più a rischio, il caso di Cochamó offre un esempio di successo nella conservazione moderna.

Tutto ha avuto inizio con Roberto Hagemann, un imprenditore cileno che, nel corso degli anni, ha acquisito la proprietà di 325.000 acri di terra incontaminata, con l’intenzione di svilupparla per scopi turistici ed economici.

Tuttavia, il suo progetto è stato ostacolato dalla resistenza di un gruppo attivisti ambientali guidata da Rodrigo Condeza, fondatore dell’organizzazione no-profit Puelo Patagonia. La battaglia legale e politica che ne è seguita ha portato ad un punto di svolta quando, dopo anni di conflitto, le due parti hanno deciso di sedersi al tavolo dei negoziati.

Sarà creato un corridoio ecologico che permetterà agli animali di vagare liberamente

In un’incredibile svolta di eventi, Hagemann ha accettato di vendere la proprietà agli stessi attivisti che aveva combattuto per anni, per la cifra di 63 milioni di dollari. Questa transazione storica ha preservato uno dei territori ecologicamente più significativi del Sud America.

La Valle di Cochamó, con le sue ripide pareti di granito e i suoi fiumi selvaggi, è diventata famosa tra gli scalatori di tutto il mondo, guadagnandosi il soprannome di “Yosemite del Sud America”. La sua importanza ecologica va oltre l’arrampicata su roccia, rappresentando un habitat vitale per una vasta gamma di specie, tra cui puma, rane di Darwin e cervi delle Ande meridionali in via di estinzione.

La vendita della proprietà a Puelo Patagonia consentirà di proteggere questo prezioso ecosistema, garantendo che rimanga intatto per le generazioni future. Inoltre creerà un corridoio ecologico che permetterà agli animali di vagare liberamente attraverso quasi 4.000 miglia di natura selvaggia contigua, collegando una serie di parchi nazionali in Cile e Argentina e preservando così uno dei tesori naturali più preziosi del Sud America per le generazioni a venire.

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Fonte: The New York Times

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