Riserva naturale Laurentino Acqua Acetosa, sì all’ampliamento: darà vita a uno straordinario corridoio ecologico a Roma

La Riserva Naturale Laurentino Acqua Acetosa, una bellissima area a sud di Roma, passerà da 150 a 250 ettari.

Buone notizie! La Riserva Naturale Laurentino Acqua Acetosa, una bellissima area a sud di Roma, diventerà un pochino più grande e passerà da 150 a 250 ettari. È stata infatti approvata in queste ore dal Consiglio Regionale del Lazio la legge che amplia il perimetro della Riserva e che darà vita a un corridoio ecologico che metterà in collegamento le varie aree naturali protette.

Delimitata a nord dagli edifici del popoloso quartiere Laurentino e a sud dal Grande Raccordo Anulare, la Riserva è gestita dall’Ente Regionale RomaNatura e si estende tra la Via Pontina e il comprensorio dell’Acqua Acetosa. Negli ultimi anni, proprio in questa zona, è stata scoperta una vasta necropoli di età preromana, con tanto di corredi di grande prestigio, oggi esposti nella sale del Museo Nazionale Romano. Ma ciò non è bastato a ridurla, in moltissime aree e per lunghissimi periodi, a discarica a cielo aperto.

La morfologia della Riserva “si presenta articolata in una valle nella quale scorre il fosso dell’Acqua Acetosa sede della omonima sorgente di acqua minerale – spiega il Presidente di RomaNatura Maurizio Gubbiotti. L’approvazione dell’ampliamento del perimetro del parco rende soddisfazione alle tantissime mobilitazioni su quel territorio di associazioni e comitati svoltesi in tutti questi anni, sempre tese ad avere un perimetro più ampio utile a farne un’area protetta ancora più visibile, preziosa e caratterizzante sul fronte della sostenibilità. Un ampliamento che dà ancora più forza ad una riserva in un luogo strategico che aiuta a mettere maggiormente a sistema, la Riserva di decima malafede, Fosso della Cecchignola, Parco dell’Appia, e poi si spinge verso il mare, con la Riserva Presidenziale e la Riserva del litorale“.

Vale la pena, insomma, dare valore, unicità a risalto a un ambiente così vasto e prezioso, dove lembi di vegetazione naturale di querce, pioppi e salici bianchi si alternano a filari di eucalipto e dove trovano casa animali come il tritone punteggiato e la rana verde, la poiana e il gheppio, la civetta e l’allocco, la donnola, il riccio e l’istrice.

L’allargamento della riserva “fornisce la possibilità di nuovi punti di accesso che – conclude Gubbiotti –  favoriranno una fruizione più ampia, corretta e partecipata”.

E noi speriamo che l’aumento del suo perimetro sia il segnale di una più convinta tutela del verde delle nostre città!

Fonte: Ente Regionale RomaNatura

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